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25 Aprile: e’ festa. Ma perché?

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Oggi, 25 Aprile, festeggiamo la festa della Liberazione: una data cardine della Repubblica Italiana

Oggi,  25 Aprile, non si va a scuola e non si lavora: è la festa della Liberazione. Liberazione da cosa? Cosa si festeggia? Festeggiare in Italia il 25 Aprile significa celebrare una data storica di importanza cardine della Repubblica Italiana: la fine dell’occupazione nazifascista avvenuta proprio il 25 aprile 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale.

La data del 25 Aprile è stata scelta convenzionalmente perché in quel giorno furono liberate le città di Torino e Milano. Entro l’1 maggio tutto il resto dell’Italia venne liberato dall’occupazione nazifascista: il 21 aprile venne liberata Bolgona, il 26 aprile Genova e il 28 aprile Venezia.La festa della Liberazione è il simbolo della fine del Ventennio fascista, la fine della dittatura, la fine di cinque anni di guerra. Dalla Liberazione d’Italia ha preso avvio il percorso che condurrà al referendum del 2 giugno 1946 in cui il popolo scelse la Repubblica alla Monarchia.

Il 25 Aprile è giorno di memoria, commemorazione e festa. In questo giorno in diverse città italiane si organizzano manifestazioni e cerimonie per ricordare l’evento della seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. A decidere la cadenza annuale della festa della Liberazione e l’astensione dal lavoro è stata la legge n. 260 del 27 maggio 1949, che recita: ‘Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale (2), i giorni seguenti: (…) il 25 aprile, anniversario della liberazione’. 

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