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La foresta pluviale amazzonica può sopravvivere?

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Se non cambiamo le nostre abitudini, probabilmente no

Secondo un recente studio curato da oltre 200 scienziati, l’umanità si sta dirigendo verso un punto di svolta catastrofico per la foresta pluviale amazzonica che, se non cambiamo subito le nostre abitudini, provocherà un danno che sarà irreversibile.

Secondo gli autori dello studio, infatti, più di un terzo della foresta pluviale amazzonica è stato deforestato o degradato.

Le stagioni secche continuano ad allungarsi e le precipitazioni sono diminuite.

Gli autori hanno formato un nuovo gruppo, Science Panel for the Amazon (SPA) e, durante la conferenza sul clima della COP26 a Glasgow, hanno pubblicato il loro primo terribile report.

Come sappiamo, l’Amazzonia è una terra meravigliosa, piena di un’enorme varietà di animali, piante e insetti, con un bacino idrico che rappresenta tra il 16-22% dell’input fluviale globale negli oceani.

La biodiversità e l’abbondanza di acqua sono fondamentali per la stabilità degli ecosistemi locali, regolando la variabilità climatica e governando i cicli globali dell’acqua. Purtroppo, però, gli uomini continuano a distruggere le foreste per costruire strade e condutture, contaminano le riserve idriche, costruiscono gigantesche dighe idroelettriche, deturpano il paesaggio con miniere a cielo aperto e tagliano indiscriminatamente.

All’inizio del secolo, il deperimento delle foreste su larga scala era visto come una possibilità remota, prevista da modelli ipersensibili“, ha affermato Jos Barlow della Lancaster University, uno dei fondatori di SPA, come riportato da The Guardian.

Tuttavia, ora ci sono prove inconfutabili che parti dell’Amazzonia hanno raggiunto un punto di non ritorno, con megaincendi, aumento delle temperature, riduzione delle precipitazioni. I gravi cambiamenti sociali ed ecologici richiedono un ripensamento urgente. Non possiamo continuare l’attività come al solito. Il report è un primo passo per incoraggiare questo ripensamento”.

Durante la prima settimana della COP26, più di cento paesi hanno firmato un impegno per fermare la deforestazione.

Questi paesi includono Brasile ed Ecuador, che contengono entrambi parti dell’enorme foresta pluviale, e il Canada, un grande attore nell’estrazione mineraria amazzonica. Molto ambientalisti sono scettici sugli impegni presi. Speriamo che si sbaglino.

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Amazzonia, cambiamento climatico, deforestazione, foresta amazzonica

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