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microplastiche nella pioggia

Plastica come se piovesse

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microplastiche nella pioggia

Le microplastiche arrivano anche negli habitat protetti sotto forma di pioggia

Recenti ricerche hanno dimostrato che una pioggia di plastica si sta riversando nelle aree più remote e (precedentemente) incontaminate degli Stati Uniti.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, rivela che 11 aree protette negli Stati Uniti occidentali ricevono pioggia contaminata da microparticelle di plastica.

Per un periodo di 14 mesi, i ricercatori hanno raccolto campioni di acqua piovana in queste aree.

E hanno scoperto che era altamente contaminata da microparticelle di plastica, per un totale di oltre 1.000 tonnellate ogni anno.

Ovviamente, anche se questa ricerca si è dedicata ad un’area circoscritta, il fatto che il problema sia stato riscontrato lì vuol dire che è presente anche altrove.

E che ci troviamo di fronte a un fenomeno molto più ampio, che potrebbe essere maggiormente imponente nelle aree non protette.

Questa ricerca conferma una situazione che si sta già diffondendo in tutto il mondo. Negli ultimi anni, diversi studi hanno trovato quantità crescenti di microplastiche nell’acqua piovana, specialmente in habitat protetti, come i Pirenei francesi e l’Artico.

Quando le microplastiche si mescolano alla pioggia, fluiscono liberamente nei fiumi e negli oceani; di conseguenza, influenzano l’ambiente naturale e la durata della vita di molte specie.

A quanto dicono gli scienziati, la pioggia di plastica è un problema molto più complesso della pioggia acida – che grazie agli sforzi per controllare l’emissione di anidride solforosa e ossido di azoto nell’atmosfera si sono ridotte significativamente.Sfortunatamente, il problema della microplastica non può essere risolto dall’oggi al domani.

Non esiste un meccanismo adeguato per intrappolare le microplastiche nell’atmosfera.

Anche interrompere la produzione di plastica oggi sarà solo metà della soluzione – cosa che, comunque, come sappiamo, non sta affatto avvenendo.

In ogni caso, se non viene intrapresa alcuna azione per controllare la produzione e l’uso della plastica, stiamo per entrare in un futuro in cui sia l’acqua che l’aria saranno piene di microplastiche.

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