Divieto assoluto di condono. Per il Ministro Clini ci vuole una norma

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‘Molto contrario all’ipotesi di un nuovo condono edilizio’. Cosi si era pronunciato già a fine dicembre il neo ministro dell’Ambiente Corrado Clini.  ‘Spero di inserire in norma un divieto assoluto’ ha ribadito più di recente in occasione della firma del Protocollo d’intesa sulla sostenibilità delle aree portuali

Corrado Clini, il ministro dell’Ambiente, ha parlato di nuovo di condono in occasione della firma del Protocollo d’intesa sul rilancio sostenibile delle aree portuali, sottolineando che “probabilmente situazioni condonate, che perciò hanno garantito la legalità di insediamenti che non erano legali, dovranno essere riprese in considerazione per la sicurezza dei territori”. Con i condoni, prosegue il ministro “si sono sanate costruzioni ad uso industriale o residenziale in zone che non avrebbero mai potuto sopportare insediamenti di questo tipo”. Il nostro approccio, ha detto il ministro, “é quello di incardinare le linee di sviluppo per la crescita dell’economia in una chiave di sostenibilità”.

Il nostro Paese ha necessità economiche impellenti: 40 miliardi per un piano ventennale che agisca in modo efficace contro il dissesto idrogeologico attuale. Entro la fine di gennaio l’obiettivo è almeno quello di definire il piano, già sollecitato, il 2 dicembre 2011, dal presidente della Repubblica Napolitano. Quindi, semmai, più che di condoni, nei prossimi anni si parlerà di recupero di quelle aree che proprio i condoni hanno messo a serio rischio. (Vincenzo Nizza)

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