Il Decreto Sviluppo approvato dal Cdm. Ecco le misure
Approvato dal Consiglio del Ministri il Decreto Sviluppo. Rinvio al 30 dicembre 2013 per il Sistri, bonus per le ristrutturazioni fino al 50%. Allarme per le coste: ricerca di idrocarburi possibile anche a 7 miglia dalla costa
Il Consiglio dei Ministri ha da pochi minuto approvato il Decreto Sviluppo, definito dal premier Monti un “Organico e molto robusto”. Il provvedimento, volto a creare “crescita sostenibile” e “occupazione di qualità“, sarebbe stato discusso anche con le misure su trasporti e infrastrutture, quelle cioè per cui si è cercata in questi giorni la copertura finanziaria, e che, secondo le bozze circolate finora, prevedono tra le altre cose l’aumento del bonus fiscale per le ristrutturazioni e l’esenzione dall’Imu delle case in vendita con un prezzo di almeno 200.000 euro. La dismissione dei beni pubblici annunciata dal premier è “una delle tre leve di sviluppo”, insieme a taglio della spesa pubblica e lotta all’evasione.
Tra le numerose misure previste nel decreto sviluppo c’è la cancellazione di 43 sussidi considerati ormai obsoleti per far convogliare tutte le risorse in un unico fondo destinato a creare “crescita sostenibile” e “occupazione di qualità“. Le detrazioni Irpef per la ristrutturazione salgono dal 36 al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore ai 96.000 euro.
La srl semplificata, introdotta dal decreto liberalizzazioni per gli under 35, viene estesa dal decreto sviluppo ‘a tutti’.Per favorire le assunzioni di giovani laureati altamente qualificati – ingegneri, biologi, fisici, matematici, farmacisti ecc – il provvedimento introduce un credito di imposta del 35%, mentre per consentire l’accesso delle pmi al mercato del debito saranno introdotte cambiali finanziarie e obbligazioni per le società non quotate di piccole e medie dimensioni. La decisione definitiva sulla realizzazione di infrastrutture energetiche già approvate con la procedura Via, ma sulle quali le amministrazioni regionali mostrano “inerzia”, spetterà alla Presidenza del Consiglio. L’obiettivo è sbloccare gli investimenti privati che ammontano potenzialmente a 10 mld.
Il limite delle 12 miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette viene confermato, ma le bozze circolate del Decreto Sviluppo prevedono che il limite possa essere “ridotto, sino a non meno di 7 miglia, per le attività individuate d’intesa fra i ministri di Sviluppo economico e Ambiente”. L’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti viene prorogata al 31 dicembre 2013 per consentire la prosecuzione delle verifiche del funzionamento del sistema.
Per essere di “ragionevole durata” un processo deve concludersi con la sentenza definitiva entro sei anni: non più di tre anni per il primo grado, due per l’appello e uno per il giudizio in Cassazione.
Il pacchetto messo a punto dal ministero della Giustizia e da inserire nel decreto prevede che le aziende colpite dalla crisi, ma che hanno prospettive di ripresa, non siano obbligate a dichiarare il fallimento ma possano ricorrere direttamente al concordato preventivo. Il dl istituisce un ‘fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti’. Il cibo sarà distribuito dalle organizzazioni caritatevoli.
(vg)
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