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Un bikini per pulire il mare

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Spongesuit è un costume da bagno stampato in 3D che aiuta a eliminare l’inquinamento dalle acque

 

Un team di ingegneri ha sviluppato un materiale unico, simile alla spugna (si chiama Sponge), che riesce non solo a ripulire l’acqua dagli agenti contaminanti in modo ecologico ed economico, ma è anche in grado di recuperare questi contaminanti e poi fondersi per essere riutilizzato di nuovo.

Il materiale, che è fatto per lo più da saccarosio riscaldato (una forma di zucchero), è stato sviluppato negli ultimi anni da una squadra della University of California Riverside (UCR) ed è destinato a essere applicato nella pulizia di ambienti che hanno subito fuoriuscite di sostanze chimiche o di olio oppure nella desalinizzazione dell’acqua.

Sponge, che è dotato di una struttura altamente porosa e idrorepellente che gli permette di assorbire e trattenere i contaminanti, è stato presentato con uno studio di progettazione che lo ha abbinato a una struttura stampata in 3D a forma di bikini, creando lo Spongesuit, un costume per pulire l’acqua.

È grazie all’azienda di design di Eray Carbajo, se il materiale è diventato il top di un bikini: di certo non è molto pratico come bene di consumo, ma serve come esempio per dimostrare l’importanza della collaborazione interdisciplinare nella soluzione dei problemi ambientali.

Si tratta di una superficie di circa 250 centimetri quadrati, con uno spessore di 2 mm, che utilizza circa 54 g del materiale spugnoso, ad un costo di pressappoco 15 centesimi per grammo. Le trappole per i materiali contaminanti sono nei pori interni della spugna, lontane dalle parti del top che toccano la pelle di chi lo indossa e il materiale può essere riutilizzato fino a 20 volte prima di essere riciclato.

Assorbendo tutto tranne l’acqua, il materiale Sponge è davvero potente come strumento di separazione dell’acqua dall’inquinamento; la sua natura grandemente porosa gli consente di assorbire fino a 25 volte il suo peso – a seconda della densità della sostanza assorbita.

Inoltre, Sponge non rilascia i materiali assorbiti a meno che non venga riscaldato ad alte temperature (1000 °C) per riottenere la sua forma liquida originale: questa proprietà gli consente di essere riciclabile, visto che, una volta in forma liquida, può essere essere rimodellato (essendo stato separato dal suo contaminanti).

Il bikini Spongesuit ha preso il massimo dei voti nel concorso di tecnologie indossabili Reshape15  ed è stato presentato alla Maker faire di Roma, a ottobre 2015.

EC

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