Calano viaggi in aereo. Anche a causa dell’ebola

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La paura di contrarre l’ebola si ripercuote anche nei viaggi: diminuiscono quelli in aereo

 

L’effetto Ebola si ripercuote anche sui viaggi in aereo. La propensione al viaggio degli italiani ad ottobre infatti crolla ai minimi e la motivazione, oltre che nella crisi economica che da tempo spinge i connazionali a tagliare sulle vacanze, è legata alla paura di contrarre il virus viaggiando in aereo. La situazione emerge dalla rilevazione mensile di Confturismo-Confcommercio, in collaborazione con l’Istituto Piepoli.

In particolare, è possibile notare come l’indice di fiducia del viaggiatore italiano si attesti, ad ottobre, a 55 su 100: meno un punto rispetto a settembre e ai livelli minimi da maggio. Sicuramente i viaggi sono calati a causa della crisi, ma tra i timori che influiscono sul calo dei viaggi all’estero vi è anche la paura di contrarre l’ebola (2 connazionali su 5 prevedono di viaggiare meno in aereo per questo motivo).

I viaggi, comunque, non si fermano del tutto. E chi viaggerà trimestre novembre 2014-gennaio 2015 sogna le città d’arte, i monumenti e i musei. La montagna è invece preferita da quasi 1 italiano su 3. Crescono anche i viaggi eno-gastronomici: 1 italiano su 3 pensa per il prossimo autunno ad una vacanza di questo genere.

 

A causa della crisi, scende a 3,7 notti la durata media della vacanza pianificata per i prossimi 3 mesi, dato tutto sommato compatibile con la stagionalità e con il mix delle destinazioni preferite per il periodo, che vede di fatto prevalere gli ‘short break’.

gc 

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