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Sanremo 2021, musica ‘stonata’ per attività commerciali sul lastrico

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Sanremo, 1 mar. (Labitalia) – “Quest’anno al Festival di Sanremo, essendo un po’ blindato per il Covid, sono davvero poche le maestranze”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Luciano Vazzano, direttore Cna Imperia. “C’è – chiarisce – un po’ di audiovisivo, ma sono davvero penalizzate tutte le categorie professionali. Ci sono le ordinanze molto severe e rigide e, quindi, in pochi ‘si avvicinano’ all’Ariston a scapito delle attività commerciali circostanti. L’unica fortuna è che da oggi le attività in somministrazione possono ritornare a lavorare fino alle 18, alcune hanno aderito a fare l’attività di mensa, in convenzione, con la Rai”.

Olmo Romeo, referente provinciale Cna Turismo e commercio di Imperia, titolare di un bistrot che si trova al centro di Sanremo e di una salsamenteria conferma infatti che “Ci sono poche persone per il Festival di Sanremo, calcoliamo infatti un ammanco del 70% degli introiti normali, però come Cna in un’ultima riunione tra amministrazione e Amadeus, quindi Rai, abbiamo ottenuto a parziale ristoro l’impegno da parte di Rai e del sindaco di avere un evento estivo sempre canoro. Ci sarà una sorta di festival canoro estivo che poi declineranno loro nelle giornate e nelle tipologie. Questo ci fa ben sperare per il futuro e ci rende felici perché si tratta di una nostra proposta”.

“Vero è – dice – che stiamo lavorando con una schizofrenia amministrativa perché non sappiamo mai cosa succederà il giorno dopo, quali saranno le limitazioni. A Sanremo, ad esempio, sulle civette dei giornali di ieri c’era scritto che era rossa e non è affatto vero. Si deve chiudere alle 18 per il servizio al pubblico, ma è consentito somministrare se si fa servizio Rai; però anche in questo caso le norme sono complicate da interpretare e non tutti sono riusciti ad arrivare in tempo per avere questa possibilità. Certo anche se non è ancora cominciato il Festival assistiamo a un centesimo del commercio rispetto allo scorso anno, quando già nel weekend precedente le persone le dovevi mandare via dai locali per la forte affluenza. Stiamo cercando di comprendere come servire al meglio e in sicurezza le persone interessate. Nella mia salsamenteria vendiamo i prodotti tipici che chi veniva per il festival acquistava per poi portarli a casa propria o per regalarli come ricordo enogastronomico. Però a prescindere dalle limitazioni e dalle chiusure che cercheranno di porre tra venerdì e sabato ci sarà tanta gente in giro a Sanremo, ma con la paura di fermarsi dopo le 18”.

Anche se non manca l’estro gastronomico di Alessandro Racca, maestro pasticcere cioccolatiere e gelatiere, famoso a livello internazionale per saper coniugare i sapori della più solida e antica tradizione italiana con le tendenze più moderne ed attuali. “In omaggio al Festival di Sanremo 2021 – dice all’Adnkronos/Labitalia – ho creato un assortimento di cioccolatini che io normalmente produco legandoli però alle 7 note musicali e ai profumi della nostra Liguria. Un’idea nata in collaborazione con la Cna di Imperia e con il maestro Paolo Paglia che ha curato l’abbinamento musicale. Oltre all’abbinamento delle note abbiamo aggiunto due cioccolatini particolari: all’olio extravergine nostro di Taggiasca e all’infusione della lavanda della riviera dei fiori. Poi ci sono i cioccolatini al fiore d’arancio, agli agrumi, alla rosa. Certo con tutte le restrizioni legate al Covid la situazione è veramente complicata, però comunque il cioccolato riesce a dare delle emozioni legandoli a quelli che sono appunto i profumi della nostra riviera”.

Ma il Covid colpisce duramente il commercio locale. “Rispetto allo scorso anno, nel mio salone registro un calo di oltre la metà della clientela”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia l’estetista Ornella De Palma, titolare di Beauty Space Sanremo, dove ricopre il ruolo di make up artist, spa manager e dermopigmentista, con alle spalle oltre 30 anni di carriera nel settore. “I miei clienti – racconta – in questo periodo venivano anche da fuori: Piemonte, Lombardia, Monaco. Anche se in generale, pure negli scorsi mesi, ormai da un anno, gli affari sono diminuiti sempre di più. Non mi riferisco solo alla clientela delle altre regioni, ma anche a quelli di Sanremo; c’è molta paura del contagio che blocca le persone a venire al centro estetico”.

“Anche il festival di Sanremo – rimarca all’Adnkronos/Labitalia Paola, parrucchiera del salone Massimiliano Trucchi – ha subito il Covid. In salone la clientela è calata e non solo per la settimana canora per eccellenza. Il nostro negozio sta proprio al centro di Sanremo, vicino l’Ariston, per questo le clienti non mancavano. Magari anche per una semplice messa in piega, ma comunque eravamo sempre pieni. Ora le cose sono cambiate e non credo di sbagliare. Il lunedì siamo chiusi, ma le prenotazioni per l’intera settimana sono davvero poche”.

E chi sta ‘dentro’ al festival la sicurezza non è un problema. “I tecnici a Sanremo stanno al sicuro con i badge di identificazione magnetizzati di volta in volta dopo l’effettuazione del tampone e il relativo esito negativo”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Antonella Pilloni, che come TvSystem coordina tre diverse troupe fuori dall’Ariston, due sul nazionale e una sul regionale per i collegamenti con varie trasmissioni come La vita in diretta. “Certo – ammette – le cose sono molto cambiate rispetto ai scorsi anni: rispetto a 1.000 badge che rilasciavano gli anni passati hanno filtrato moltissimo fino a non superare i 100. E solo gli accreditati possono entrare all’Ariston. Sono ben organizzati, ci sono vari tendoni dove le troupe fanno il tampone che vien rilasciato dopo circa mezz’ora e dopo viene dato il pass e ogni volta che si passano i tornelli si vede quanto l’esito del tampone sia ancora valido, se è da rifare o meno. I tecnici sono tranquilli portano mascherine e disinfettano tutti i microfoni anche se avendo l’asta il contatto è escluso”.

Lorenzo Buson, al lavoro come tecnico a Sanremo, nelle produzioni fuori dall’Ariston, dice “Nonostante il Covid, qui al festival di Sanremo lavoriamo davvero al sicuro, grazie a una perfetta e meticolosa organizzazione da parte della Rai. Il controllo della durata del tampone ci fa lavorare tranquilli per un massimo di 72 ore. Ovviamente, se devi entrare tutti i giorni il tampone deve essere fatto tutti i giorni per poi caricarne l’esito sul badge. E’ tutto organizzato e sicuro: la vetrina di Rtl, ad esempio, da dove si collegano gli ospiti e i protagonisti del Festival è stata oscurata per non creare assembramenti. Certo, oggi è il giorno ‘uno’ perché comincia ad eserci gente, ma credo che andrà tutto bene”.

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