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Cassa Ragionieri, risultato assestato 2020 +86,44 mln

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Roma, 26 nov. (Labitalia) – L’assemblea dei delegati della Cassa di previdenza dei ragionieri commercialisti e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2020 e il bilancio di previsione per l’anno 2021. Il risultato assestato è pari a +86,44 milioni.

Il 2020, si legge in una nota della Cassa, “è influenzato da una sensibile compressione dei rendimenti del patrimonio mobiliare, fortemente condizionato dall’evento pandemico che ha comportato una forte volatilità dei mercati finanziari verificatasi tra la fine di febbraio e il mese maggio dell’anno corrente. L’assestamento del budget, grazie anche alla ripresa di fiducia dei mercati nella ripresa dell’economia e mondiale e alla fiducia nelle attività di ricerca per il rilascio di un vaccino in grado di contrastare gli effetti della pandemia, ci consentono di riallineare in ribasso della previsione”.

“La risposta degli iscritti al fondo previdenziale in tema di adempimento dell’obbligo contributivo ha risentito delle ripercussioni sulla liquidità dei professionisti, accrescendo però solo leggermente la morosità, mentre in tema di accertamento dei contributi dovuti, il bilancio di previsione assestato conferma sostanzialmente il dato delle entrate contributive del 2019 in 317,1 milioni, a fronte di una morosità che al mese di settembre era di poco superiore al 22% rispetto all’accertamento della contribuzione dovuta. Il risultato è stimato in chiusura con un incremento del patrimonio 2020 per euro 86,44 milioni al lordo delle rettifiche di valore per i crediti (30 milioni) e delle rettifiche di valore degli investimenti (50,85 milioni). Il risultato netto è di 5,59 milioni di euro”, spiega ancora la nota.

“Il preventivo per l’esercizio 2021 -spiegano ancora dalla Cassa- pronostica un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 74,54 milioni (1,54 milioni il risultato netto). Sono stime all’insegna della significativa prudenza, che valutano anche un rallentamento della contribuzione e della produttività degli iscritti, stimata in linea con la contrazione del Pil per l’anno 2020 in -10%, come indicato nella Nadef, approvata dal Parlamento. L’incertezza ancora presente alla fine di ottobre ed in in parte, mitigata, dall’euforia di queste ultime settimane, riconducibile all’annuncio del rilascio di vaccini in grado di contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19, ha comportato una stima molto prudente sul gettito contributivo e sul rendimento del patrimonio mobiliare investito, dato questo che alla data del 20 novembre 2020 registra un rendimento finanziario del 3,7% delle gestioni a mandato, con un patrimonio investito a valori di mercato pari a 937,9 milioni”, aggiunge ancora.

“L’ente ha inoltre approvato il nuovo bilancio tecnico attuariale redatto sulla base dei dati al 31/12/2019, che attesta la sostenibilità a 50 anni del fondo previdenziale, nonché il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge 335/1995 in tema di equilibrio finanziario a 30 anni. I delegati sono stati anche chiamati ad esprimersi in merito ad alcune modifiche regolamentari in tema di previdenza (adeguamento al minimo delle pensioni di invalidità liquidate con calcolo contributivo) e in tema di assistenza (modifica ai trattamenti assistenziali in caso di decesso contemplate all’art. 7 del regolamento per l’assistenza)”, conclude la nota della Cassa.

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