Scuola: Azzolina, ‘stop a classi pollaio, ora i soldi ci sono’

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Roma, 4 mag. (Adnkronos) – “La scuola post pandemica deve ripartire dalla riduzione del numero di alunni per classe. Mai più classi pollaio. Non è un sogno: ci sono le risorse e ci sono le idee. Bisogna subito dare seguito al percorso avviato dal governo precedente che in pochi anni può garantire un ritorno alla fase pre-Gelmini. I numeri contenuti nel Def però non sono un buon segnale”. Lo scrive sul suo blog su Huffington post la deputata M5S ed ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Per l’esponente grillina, “con l’approvazione del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2021 e la presentazione del PNRR, in vista del prossimo anno scolastico e dei prossimi provvedimenti, è tempo che si manifesti concretamente la realizzazione di tutto quanto necessario per un rinnovamento non più procrastinabile”.

Ma “se da un lato il Documento di Economia e Finanza rivela quanto di buono fatto nel Conte II – nel 2020 il rapporto della spesa per istruzione sul PIL ha raggiunto il 3,9% – livelli pari a quelli del 2010 – dall’altro evidenzia ‘un andamento gradualmente decrescente che si protrae per oltre un decennio’. La tendenza agli investimenti sulla scuola nei prossimi anni è decrescente”. “Nel 2025, nonostante gli investimenti fatti e tenuto conto – il documento lo evidenzia espressamente – della legge di bilancio 2021 e delle risorse del Recovery Fund il rapporto sarà del 3,6% per giungere, nel 2030 al 3,4. ‘Tale riduzione è essenzialmente trainata dal calo degli studenti indotto dalle dinamiche demografiche’. Così si legge a chiare lettere. E non è un bel segnale”, denuncia l’ex ministri snocciolando una lunga serie di “soluzioni”. Tra queste, “va affrontata senza indugio una delle questioni che più incide sulla qualità dell’insegnamento e sulla quale, mi auguro, ci possa essere unità di intenti finalmente: la riduzione del numero degli alunni per classe. L’eliminazione delle cd. ‘classi pollaio’. Un obiettivo confermato nel quadro di riforme previsto dal PNRR”, chiede Azzolina che propone una “verifica” del lavoro fatto in questa direzione già in autunno: “Il tempo stringe e in politica, come a scuola, le verifiche non finiscono mai. Una dovremo certamente farla a settembre”.

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