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Sanremo 2025, Ariston in lacrime per Simone Cristicchi: è standing ovation

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(Adnkronos) –
Standing ovation al Festival di Sanremo 2025 per Simone Cristicchi. Con la sua 'Quando sarai piccola', l'artista commuove il pubblico che, al termine dell'esibizione, si alza in piedi per applaudirlo.  Visibilmente emozionato, anche Cristicchi si è commosso durante l'esibizione. Sul suo brano, Cristicchi ha detto che racconta la fragilità di una madre malata, la sua Luciana, tornata bambina dopo essere stata colpita nel 2012 da una grave emorragia cerebrale. Lui era in autostrada di ritorno da un concerto, i medici non avevano lasciato speranze: la signora era morta clinicamente, fin quando si è risvegliata. "Non era la stessa Luciana di prima – dice il cantautore -. L'anima è intrappolata in una corazza che non le permette di fare granché o di esprimersi correttamente". Luciana è una "nonna speciale" che "è sempre in prima fila con la carrozzina quando salgo sul palco a Roma e sorride comunque illuminando il mondo". Ed è da lei che è nata la canzone, "un brano fermo in un cassetto da 5 anni che aspettava il momento giusto per essere cantato a milioni di persone – ha raccontato Cristicchi -. È vita vera, vissuta ogni giorno, ed è per questo che io mi sentirò nudo su quel palco, perché racconto di qualcosa che mi succede quotidianamente". Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei, Ti starò vicino come non ho fatto mai. Rallenteremo il passo se camminerò veloce, Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce. Giocheremo a ricordare quanti figli hai, Che sei nata il 20 marzo del ’46. Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito. Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa. Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai. Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te, Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato E sorridere del tempo che non sembra mai passato. Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono, A capire che tuo figlio è diventato un uomo. Quando ti prenderò in braccio E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena. Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena. Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai. Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te, Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato. E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato. Ci sono cose che non puoi cancellare, Ci sono abbracci che non devi sprecare. Ci sono sguardi pieni di silenzio Che non sai descrivere con le parole. C’è quella rabbia di vederti cambiare E la fatica di doverlo accettare. Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria Che non so dimenticare. Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te, Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato. Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte Che non avrai paura nemmeno della morte Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte Adesso è tardi, fai la brava Buonanotte.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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