Ruby ter: legale Berlusconi, ‘da pm alcune espressioni di cattivo gusto’

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Milano, 18 mag. (Adnkronos) – Un grande anziato, un uomo malato, un sultano a cui venivano “offerte” odalische sono solo alcune delle espressioni che il pm di Milano Tiziana Siciliano ha rivolto a Silvio Berlusconi imputato nel processo Ruby ter e che non sono state particolarmente apprezzate dal difensore Federico Cecconi. “Ci siamo un po’ abituati a questa attribuzione di epiteti, non condivido questa scelta perché si può avere un’opinione diversa senza arrivare a queste forme di esternazione che rischiano di essere viste come espressioni di cattivo gusto”, dice ai cronisti in una pausa dell’udienza in corso nell’aula bunker di San Vittore.

“Non sono sorpreso” dai toni della pubblica accusa, “non ci aspettavamo né rose, né tavole imbandite. Non condividiamo né in fatto, né in diritto quanto detto e riteniamo di avere elementi per dimostrare il contrario” rispetto alle accuse di corruzione in atti giudiziari mossa all’ex premier. “Ci si dimentica che il processo Ruby alla fine si è risolto in modo definitivo con un’assoluzione perché il fatto non sussiste”. Alla ‘stoccata’ del pm rispetto a un processo che si chiuderà dopo 8 anni e di presunte tecniche dilatorie messe in atto dalle difese dei 28 imputati, “ci si sta dimenticando delle enormi traversie mediche che ha avuto Berlusconi come un intervento a cuore aperto, il Covid e il long Covid e ci dimentichiamo che Berlusconi, anche in tempi recenti, non ha presentato legittimo impedimento” rispetto a condizioni di salute che non sono ancora ottimali.

Quanto alla richiesta dell’aggiunto Siciliano di chiedere la revoca del provvedimento del tribunale rispetto alle dichiarazioni rese dalle ragazze imputate, Cecconi replica: “Tecnicamente a mio parere la revoca non poteva essere richiesta” in questa fase. “Quell’ordinanza lunga, articolata, è stata emessa dal tribunale volutamente all’esito della più parte dell’istruttoria dibattimentale”, dopo che è stato sentito l’ultimo testimone della procura, conclude l’avvocato.

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