**Pd: si chiude era Zingaretti, segretario o reggente grandi manovre in corso’** (3)

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(Adnkronos) – Altra opzione, quella ‘rosa’. In questo caso, si fanno i nomi di Roberta Pinotti, Debora Serracchiani, Anna Ascani. C’è anche chi parla di Paola De Micheli e di Simona Malpezzi. Sembra, invece, in calo nel totonomi l’ipotesi di ‘promuovere’ (è successo in passato con Maurizio Martina) il vice segretario Andrea Orlando. Anche perché proprio il ministro del Lavoro viene dato come possibile candidato al congresso magari in alternativa a Stefano Bonaccini.

Il confronto, però, è appena partito e per adesso c’è una consapevolezza diffusa del passaggio delicatissimo per la tenuta del Pd, dell’esigenza di concordare una soluzione. “C’è molta preoccupazione”. Tanto che c’è anche chi mette in conto l’ipotesi che l’Assemblea del 13-14 marzo possa slittare.

“Se non si trova un accordo politico, è inutile fare l’Assemblea. Secondo statuto ci sono 30 giorni dalle dimissioni formali. Quindi entro il 5 aprile”, spiegano fonti parlamentari. Trovare una soluzione, visto lo stato dei rapporti nel Pd, non sarà semplicissimo. Anche perché le dimissioni di Zingaretti in qualche modo ‘liberano’ il blocco che si era costruito attorno alla sua candidatura e che rappresenta quasi il 70% dell’assemblea che si riunirà il 13 e 14 marzo, riconfigurandosi tra le varie aree di partenza: oltre a quella zingarettiana, Areadem di Dario Franceschini, la componente di Andrea Orlando e l’area di Gianni Cuperlo.

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