Fase 2: Cottarelli, ‘preoccupa Cdp come nuova Iri’

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Milano, 25 mag. (Adnkronos) – Il ‘patrimonio destinato’ dell’articolo 27 del decreto Rilancio che andrebbe a rafforzare il potere della Cdp, almeno così come descritto, “dà l’idea che si voglia proprio ricreare l’Iri”. Lo dice Carlo Cottarelli, Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica, durante un webinar organizzato dall’Istituto Bruno Leoni.

“La cosa che mi preoccupa di più nell’articolo 27 del dl rilancio non è tanto la creazione del patrimonio destinato”, ma il fatto che “potrà emettere obbligazioni senza una connessione con il capitale proprio” che la sua durata (ora prevista a 12 anni, ndr) “può essere estesa o anticipata con una delibera della cdp su proposta del mef: non c’è neanche bisogno di passare dal Parlamento per un’estensione che può essere anche di 120 anni”, osserva Cottarelli.

“Per anni – afferma – si è criticato il capitalismo degli enti locali, i poltronifici delle partecipate e adesso si riscopre un capitalismo statale che non si capisce perché dovrebbe essere migliore. Lo Stato ha cose importanti da fare per la pubblica utilità”, e cita sanità, scuola, infrastrutture, giustizia. “Le deve fare bene. Se si mette a produrre auto, gelati o a gestire compagnie aeree mi chiedo qual sia il vantaggio”.

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