Coronavirus: produttore plexiglass, ‘disastro, mai avuta tanta domanda in 50 anni’

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Milano, 30 apr. (Adnkronos) – Le aziende che producono lastre o altri oggetti in plexiglass saranno tra le poche destinate ad aumentare il fatturato nei prossimi mesi. Antonella Annunziata, amministratore delegato di Madreperla, uno dei maggiori produttori italiani della plastica, usa la parola “disastro” per descrivere la situazione. “Noi non abbiamo mai chiuso ma siamo sommersi da richieste che non abbiamo mai avuto in cinquant’anni”. Il materiale è il prediletto per realizzare parafiati, paravento, pareti che possano proteggere dal covid19.

Prima lo chiedevano supermercati e farmacie, ora con l’imminente fase 2 “le richieste arrivano da tutti, dagli uffici ai ristoranti e così per tutte le attività commerciali. Siamo – dice la manager – il più grosso produttore italiano e abbiamo la produzione impegnata fino al mese di agosto. Lo stesso vale per i concorrenti esteri e tutti quelli che fanno materiali trasparenti”. In più, argomenta, “nessuno ha la possibilità di raddoppiare o aumentare più di tanto le produzioni perché sono complesse. Il Plexiglass si fa con impianti sofisticati che non si possono improvvisare in poco tempo”.

Madreperla produce in un anno 7mila tonnellate di materiale. “Il boom è arrivato ad aprile. Se avessimo la possibilità di produrne dieci volte di più le venderemmo, siamo anche moralmente in difficoltà con i nostri clienti”. Il problema è che nel suo ‘Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione’, l’Inail raccomanda l’utilizzo di barriere in plexiglass negli spazi comuni. “Non credo che abbiano una soluzione per ora: chi fa tessile o pannolini può permettersi di riconvertirsi facendo mascherine, non è lo stesso per il plexiglass purtroppo”.

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