Caso Amara: Davigo, ‘pm spieghi perché stesso comportamento non è sempre reato’

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Brescia, 20 apr. (Adnkronos) – “Mi viene contestata la rivelazione di segreto di ufficio al vicepresidente del Csm ma non mi viene contestato di aver detto le stesse cose al primo presidente della Corte di Cassazione: perché è lecito se lo dico a Curzio e illecito se lo dico a Ermini? Questo il pubblico ministero deve spiegarmelo”. E’ uno dei passaggi delle brevi dichiarazioni spontanee rese da Piercamillo Davigo imputato a Brescia per rivelazione del segreto di ufficio. “Vorrei sapere perché comportamenti identici a volte vengono considerati reati e altri no”, aggiunge una volta fuori dall’aula Davigo che non si è opposto alla presenza delle telecamere in aula per “una vicenda che reputo molto importante per l’opinione pubblica”.

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