**Arte: è morto Lawrence Weiner, tra i fondatori della Conceptual Art** (2)

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(Adnkronos) – Weiner ha formulato il suo lavoro, fin dalla metà degli anni ’60, ricorrendo al linguaggio piuttosto che a medium tradizionali quali la pittura o la scultura, considerando esso stesso un oggetto materiale. Nel linguaggio, l’artista americano trova uno strumento per la rappresentazione materiale dei rapporti del mondo esterno eliminando tutti i riferimenti alla soggettività. Sviluppando una vera e propria estetica del linguaggio in cui il suo lavoro ha assunto un valore scultoreo tridimensionale, Weiner ha definito il suo medium come “linguaggio + i materiali a cui si fa riferimento”, nel senso che il linguaggio è il suo materiale per la costruzione del suo lavoro.

Il suo lavoro è stato incentrato principalmente sull’investigazione del rapporto tra le persone e le cose, attraverso la semplice presentazione di parole nello spazio. I suoi lavori più conosciuti consistono in interventi testuali sulle pareti dello spazio espositivo. In essi i testi descrivono processi, materiali e strutture che ogni spettatore può immaginare liberamente. A partire dal 1969 l’artista ha accompagnato i suoi lavori con la seguente dichiarazione: “1) l’artista può realizzare l’opera; 2) l’opera può essere realizzata da altri; 3) l’opera non ha bisogno di essere eseguita. E’ dunque l’acquirente dell’opera a scegliere tra le tre possibilità che rispondono in maniera equivalente alla volontà dell’artista. L’esecuzione materiale dell’opera non è necessaria, l’originale dell’opera consiste nell’idea, nella formulazione linguistica che, una volta pubblicata, diventa di dominio pubblico”.

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