Aeroporti: a Bergamo a luglio -76% passeggeri, sindacati preoccupati

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Milano, 18 set. (Adnkronos) – I sindacati sono preoccupati per i dati del trasporto aeroportuale, in particolare nell’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo), dove i volumi di traffico sono drammaticamente scesi dopo il Covid19. A luglio, secondo i dati forniti dalla Sacbo alla Filt Cgil di Bergamo, il calo dei passeggeri è stato del 76%, con il 63% dei voli in meno. L’allarme è di Marco Sala, segretario generale della Filt-Cgil di Bergamo, che parla di “necessità urgente di sostenere il settore di handling e tutto il comparto aeroportuale che altrimenti in pochi mesi morirà”.

Ad agosto, il calo di voli e passeggeri è stato rispettivamente del 50% e del 66%, a settembre (per ora) del 56% e del 72%. “Le previsioni per i prossimi due mesi sono ugualmente fosche: per ottobre e novembre si teme il 60% in meno dei movimenti rispetto al 2019 e il 70% in meno di passeggeri”, sottolinea il sindacalista.

Per Ags, una delle società di handling, cioè di operatività a terra, “la situazione è davvero difficile: Ags ha registrato un calo del 60% della propria attività nei due mesi estivi, durante la breve ripresa del traffico per le vacanze. Ora c’è una nuova frenata, pari a meno 80%. Per questo, la società ha dovuto riattivare la Cassa integrazione da settembre a novembre. L’incertezza è tale che si cerca solo di tirare avanti, ma si riuscirà a reggere, ci hanno riferito dall’azienda, solo fino a gennaio o febbraio”. Nel comparto aeroportuale “mai è avvenuta una crisi di queste proporzioni e – prosegue Sala – Non bastano gli aiuti per tenere in piedi la compagnia di bandiera, qui è tutto il resto del settore a franare. Per questo motivo servono con urgenza interventi strutturali”.

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