Annaffiare le piante mentre sei in vacanza

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Metodi casalinghi per annaffiare le piante quando viaggi

È tempo di partire e lasciarsi le responsabilità alle spalle per un paio di settimane. Ma alcune di queste, purtroppo, non possono venire in vacanza con te e se abbandonate potrebbero morire. Stiamo parlando delle piante che abbelliscono il tuo appartamento e che hanno bisogno di cura e di acqua, soprattutto.

Ci sono soluzioni veloci, casalinghe e di lunga durata: sei metodi di auto-irrigazione per prenderti cura di tutte le tue piante, anche quelle più sensibili!

Bottiglia di vetro capovolta

Non buttare le bottiglie di vino dopo una cena, potranno servirti ad innaffiare le piante mentre sei via. E se hanno un design particolare, potranno contribuire anche all’arredamento della casa. Questa soluzione è semplice da realizzare e può durare fino a 5 giorni in base alla capacità della bottiglia.

Cosa ti serve:

  • martello
  • chiodi
  • bottiglia con tappo in alluminio
  • pinze

Come procedere:

  1. Usando le pinze rimuovi la pellicola di plastica nel tappo. Prendi un chiodo e con il martello fai cinque mini fori, facendo attenzione a non deformarlo.
  2. Riempi la bottiglia di acqua e rimetti il coperchio
  3. Scava una buchetta nel terreno e riponi la bottiglia al suo interno a testa in giù.

Immersione

Questo metodo è perfetto per le piante che richiedono molta acqua, come per esempio le piante tropicali e consiste nell’inserire al di sotto di esse una scodella con acqua. In alternativa puoi utilizzare una bacinella o mettere le piante direttamente nella vasca da bagno.

Cosa ti serve:

  • asciugamano
  • lavandino o vasca
  • bacinella
  • piante in vaso ben drenanti

Come procedere:

  1. Riempi la vasca, il lavandino o la bacinella con un paio di cm di acqua.
  2. Stendi un asciugamano sulle superficie dell’acqua, in modo da poterci poggiare sopra le piante, che non dovranno stare a contatto diretto con l’acqua.
  3. Assicurati che le piante siano inseriti in vasi che permettano un buon drenaggio dell’acqua e riponile sull’asciugamano.

Drenaggio con cordino

Questo è un sistema molto intelligente, in quanto permette di drenare più piante contemporaneamente attingendo ad una sola fonte di acqua, attraverso cordini o stoppini in cotone. È efficace da una a tre settimane, in base al quantitativo di acqua disponibile.

Cosa ti serve:

  • cordini di cotone
  • un vaso o un secchio

Come procedere:

  1. Tagli il cordino, ottenendo quante più parti ti servono per collegare il secchio d’acqua con le varie piante che vuoi annaffiare. Ogni cordino deve essere lungo abbastanza da essere interrato nei vasi. Assicurati che sia in cotone, perché questo materiale assorbe e rilascia l’acqua.
  2. Inserisci la corda nel terreno utilizzando la matita in modo che scenda in profondità e fai qualche prova per assicurarti che non venga via.
  3. Riempi il vaso e inserisci le estremità libere dei cordini al suo interno, in modo che possano creare dei ponti fra esso e le piante nei quali scorrerà l’acqua.

Piattino drenante

Utilizza questa soluzione quando devi partire per pochi giorni, magari per un breve weekend e soltanto su piante succulente e altri cactus e piante grasse.

Cosa ti serve:

  • piattino/sottovaso
  • vaso drenante

Come procedere:

  1. Scegli un piattino sottovaso che sia delle dimensioni giuste per il vaso. Deve essere o delle stesse dimensioni o leggermente più grande di esso, in modo da avere spazio a sufficienza per contenere acqua.
  2. Disponi su di esso la pianta e riempilo con acqua a sufficienza.

Effetto serra con sacchetto di plastica

Fai attenzione a seguire alla regole le istruzioni per non rovinare le foglie delle tue piante e assicurati che non abbiano la luce diretta del sole, soprattutto se sono grasse. Questa soluzione può durare anche fino a 6 mesi.

Cosa ti serve:

  • quattro paletti di legno
  • un sacchetto di plastica abbastanza largo

Come procedere:

  1. Inserisci i pali nei quattro angoli del sottovaso, in modo da creare una base per la busta
  2. Innaffia la pianta come faresti di solito, allontanandola dalla luce diretta, perché il sacchetto la scalderebbe troppo fino a bruciarla.
  3. Avvolgi la pianta nel sacchetto, assicurandoti che la plastica non tocchi le foglie. Se le toccano solo leggermente non sarà un problema. La serra con le sue piccole dimensioni farà evaporare l’acqua che una volta che toccheranno il tetto del sacchetto ricadranno sulla pianta alimentandola.

Luna Riillo

 

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