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Abruzzo. La bioarchitettura per la rinascita di Onna

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Onna: il borgo, devastato per il 90% dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009, sta per rinascere grazie ad un progetto di bioarchitettura, in via di approvazione. Tecnologie moderne, riciclo dei materiali e sfruttamento delle rinnovabili, nel pieno rispetto della tradizione

BIOARCHITETTURA PER LA RINASCITA DI ONNA

Le immagini di Onna, il borgo poco distante dall’Aquila, sono diventate il simbolo della catastrofe provocata dal terremoto del 2009. Dopo tre anni dalla tragedia della notte 6 aprile, il paese che ha contato il maggior numero di vittime (circa 50), distrutto al 90%, potrebbe rinascere secondo i più moderni e innovativi dettami della bioarchitettura. È quanto prevede il progetto al vaglio del comune dell’Aquila: architettura ecocompatibile e abitazioni sostenibili nel rispetto della storia e della tradizione del paese. Elaborato dagli studi degli architetti Christian Schaller di Colonia e Mar di Zelarino, il piano di ricostruzione “verde” è coordinato da Wittfrida Mitterer, direttrice di Bioarchitettura, rivista italiana di architettura ecosostenibile che, insieme all’Istituto Nazionale di Architettura In/Arch, promuove il Premio Nazionale di Bioarchitettura, dedicato quest’anno al tema “Costruire nel costruire/Recuperare l’esistente”. L’obiettivo dei progettisti è riconsegnare il borgo a chi lo abitava prima del sisma e, al tempo stesso, farlo diventare un esempio emblematico dell’utilizzo di pratiche ecologicamente corrette. “Dal punto di vista architettonico – sottolinea la coordinatrice – la ricostruzione degli edifici mira alla continuità con la tradizione, ma utilizzando le tecnologie di isolamento termico e sfruttamento delle rinnovabili”. All’interno del progetto c’è la ricostruzione della chiesa pubblica, quella di uno spazio di aggregazione (“Casa Onna”, già inaugurata nel 2010) e la costruzione della Piazza Nuova con un monumento in memoria delle vittime. Inoltre, la proposta di rielaborare i calcinacci, frantumando le macerie, selezionandole e riutilizzandole come materiale per la produzione di cemento e di pietre da costruzione, per i riempimenti o per il fondo delle strade.

(Fla Do)
 

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Abruzzo, bioarchiettutura, Onna, terremoto

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