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I libri aiutano sempre

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Secondo un nuovo studio, leggere per i propri bambini li aiuta a migliorare la loro socialità

«C’era una volta» è la frase che tutti i bambini dovrebbero sentire quando sono stesi a letto prima di dormire, visto che i genitori che leggono storie ai loro figli possono aiutarli a sviluppare delle abilità sociali che gli serviranno molto quando sarà ora di sbarcare nel mondo. In particolare la lettura ad alta voce e l’interpretazione di quello che si sta leggendo possono compensare i comportamenti che denotano disturbi come l’iperattività e l’aggressività e migliorare l’attenzione.

Lo dice uno studio pubblicato di recente sulla rivista «Pediatrics» che racconta come leggere insieme al proprio figlio crei un momento davvero intenso di condivisione e come le storie spieghino senza spiegarlo come si devono affrontare le sfide nella propria vita. L’immedesimazione, l’empatia, la curiosità, l’attenzione: sono tutte qualità che la lettura permettere di sviluppare.

Ce lo dicono sempre tutti, ma questa volta i ricercatori hanno voluto dimostrare con una ricerca i benefici dell’abitudine di leggere ad alta voce ai bambini e così hanno trovato, in maniera del tutto casuale, 675 famiglie da seguire sia rendendole parte di un programma chiamato Video Interaction Project sia seguendole e basta. Le famiglie che partecipavano al programma potevano mostrare ai pediatri video di letture e giochi con i loro bambini e attraverso questi farsi anche aiutare da un coach per capire in che modo essere ancora più efficienti nello sviluppo dei propri figli.

I risultati hanno mostrato di avere un impatto prolungato sui problemi comportamentali dei bambini, che si sentiva fino a un anno e mezzo dopo la fine del programma, spingendo i ricercatori a caldeggiare la lettura come metodo di «insegnamento» e di sostegno nei riguardi di alcuni problemi comportamentali.
La speranza per la socialità e il benessere dei bambini è che, in questo mondo così tanto spersonalizzato, i genitori continuino ancora e sempre a leggere per i loro figli.

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apprendimento, bambini, Comportamento, comunicazione, lettura, Socialità

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