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Un nuovo pianeta scoperto dalla NASA

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Grazie al sistema di intelligenza artificiale di Google, la NASA ha trovato l’ottavo pianeta del sistema solare Kepler 90

La NASA ha annunciato che il suo telescopio Kepler, con l’aiuto del sistema di intelligenza artificiale (IA) di Google, ha scoperto l’ottavo pianeta in un lontano sistema planetario. La scoperta pionieristica conferma che la IA può aiutare gli astronomi nell’identificazione di modelli nello spazio che potrebbero essere troppo impegnativi per gli umani.

Il Kepler Space Telescope è stato lanciato nel 2009 e da allora ha scoperto 2.337 esopianeti, molti dei quali potrebbero essere candidati ad ospitare la vita. La scoperta più eccitante, realizzata nel 2015, è stata quella di Kepler-425b, il primo pianeta di dimensioni terrestri ad essere stato scoperto in una zona abitabile attorno a una stella.

Basandosi sulle ricerche umana, la NASA ha utilizzato la rete neurale di Google – una sorta di intelligenza artificiale – per fare la scoperta: in sostanza, al sistema è stato insegnato a distinguere tra modelli simili ma diversi, espandendo la sua capacità e l’apprendimento nel tempo. Ora, l’intelligenza artificiale ha imparato abbastanza da poter identificare sottili differenze nello spazio che gli permettono di rilevare anche i segnali più deboli, quelli che gli umani non sono in grado di riscontrare. Ciò ha portato alla scoperta del pianeta Kepler 90I, che i ricercatori non avevano notato pur avendo fatto ricerche in quell’area – la NASA ha detto che i ricercatori sarebbero comunque arrivati a identificare il pianeta, ma che l’IA ha reso quel processo molto più rapido ed efficiente.

90I è un piccolo pianeta probabilmente roccioso nascosto nel mezzo del sistema solare Kepler 90. La sua atmosfera dovrebbe essere molto sottile e 90I non pare molto ospitale per la vita.
Anche se il sistema solare Kepler 90 sembra essere simile in molti modi al nostro, ci sono anche alcune differenze sostanziali: per esempio, i pianeti si raggruppano vicino al sole, piuttosto che essere sparsi. Siccome è possibile che questo sistema solare abbia ancora pianeti che non abbiamo identificato, aspettiamo: magari presto arriverà il nono.

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