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Realtà ibrida contro il Coronavirus

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I medici hanno iniziato ad usare la realtà ibrida per comunicare tra loro, in modo da evitare il contatto che può portare al contagio

I medici nel Regno Unito hanno iniziato a utilizzare la realtà ibrida  per comunicare tra di loro, col fine di ridurre  drasticamente il numero di operatori sanitari che devono entrare in contatto con i pazienti COVID-19.

Come spiega Wikipedia, la realtà ibrida è una tecnologia in grado di mescolare il mondo digitale con quello virtuale, in modo da creare una nuova maniera di visualizzare oggetti virtuali e fisici in uno stesso ambiente e farli non solo coesistere ma anche interagire tra loro in tempo reale.

In questo caso, per esempio, gli occhiali Microsoft Hololens consentono a chi li indossa di comunicare con i colleghi o richiedere informazioni come i risultati dei raggi X a tecnici che attendono in sicurezza in un’altra stanza, racconta BBC News.

E anche se l’idea, di primo acchito, potrebbe sembrare aliena, i medici hanno detto a BBC News che pensano che la tecnologia aiuterà sicuramente a limitare la futura diffusione del coronavirus.

«Questo non è un espediente», ha detto a BBC News il Dr. James Kinross, chirurgo dell’Imperial College.

«Fornisce ai medici funzionalità che non possono avere con qualsiasi altra piattaforma che avrà benefici immediati per il paziente».

Louis Koizia, un medico consulente dell’ospedale di St. Mary, ha detto che affidarsi alla realtà ibrida per comunicare con il personale medico con cui si era soliti lavorare nella stessa stanza è uno strano cambiamento da apportare ma, dopo essersi abituati, è preferibile all’alternativa.

Kinross sospetta persino che i medici continueranno a usare la realtà ibrida dopo la fine della pandemia.

 

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COVID19, reale, realtà ibrida, virtuale

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