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Preservare il cuore con gli omega3

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L’integrazione con omega-3 potrebbe ridurre il rischio di morte per problemi cardiaci dell’8%

I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno dichiarato che un quarto di tutti i decessi negli Stati Uniti sono attribuibili alle malattie cardiache. L’infarto è la principale causa di morte sia negli uomini che nelle donne, sia in America che in Europa.

I tre principali fattori di rischio sono l’ipertensione, i livelli elevati di colesterolo e il fumo. Ad aumentare la probabilità, il diabete, il sovrappeso, una dieta povera di nutrienti, la mancanza di esercizio fisico e l’uso eccessivo di alcol.

I risultati di una meta-analisi pubblicata sul Journal of Clinical Lipidology hanno confermato che l’aumento del consumo di omega-3 potrebbe ridurre il rischio di morte cardiaca derivante da malattie cardiache fino all’ 8%

Per la sua meta-analisi (la più grande condotta ad oggi), il team di ricerca ha esaminato i risultati di 14 studi randomizzati e controllati, che hanno preso in esame complessivamente 71.899 soggetti.

Gli studi esaminati erano stati pubblicati prima del dicembre 2016 e includevano sia interventi farmaceutici che integratori dietetici omega-3. Complessivamente, nei gruppi omega-3 sono stati registrati 1.613 decessi cardiaci, mentre nei gruppi trattati con placebo 1.746. Questo dato mostra chiaramente una riduzione del rischio dell’8%, ma i risultati erano ancora più impressionanti per i soggetti con livelli elevati di colesterolo e trigliceridi. Qui la riduzione del rischio era del 17%.

Questi dati avvalorano l’ipotesi che gli omega-3 EPA e DHA possano ridurre davvero il rischio di morte cardiaca in individui fragili. In ogni caso, la maggiore riduzione dei tassi di morte cardiaca – quasi del 30% – veniva registrata per dosaggi superiori a 1 grammo di EPA e DHA al giorno.

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cuore, omega3

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