surfisti

Surfisti che diventano scienziati per difendere l’oceano

Condividi questo articolo:

surfisti

C’è chi sta arruolando i surfisti per raccogliere dati sul riscaldamento degli oceani

Una nuova organizzazione non profit statunitense che si chiama Smartfin è alla ricerca di surfisti che vogliano partecipare a una raccolta dati sul riscaldamento degli oceani.

Per poterli arruolare e rendere abili al progetto, Smartfin gli fornisce speciali pinne per le tavole da surf che tengono traccia della posizione, del movimento, della temperatura e di altri dati mentre i surfisti cavalcano le onde.

“La maggior parte delle persone che si definiscono surfisti sono là fuori, sai, quasi ogni singolo giorno della settimana e spesso per tre, quattro ore alla volta”, ha detto a Chemistry World l’ingegnere ricercatore senior di Smartfin, Phil Bresnahan.

In effetti, è difficile immaginare un gruppo che sia più orientato alla raccolta di dati sugli oceani dei surfisti.

Gli scienziati hanno stabilito che dagli anni ’70 più del 90% del calore in eccesso prodotto dalle emissioni di gas serra è finito negli oceani.

Per questo, i ricercatori della Scripps Institution of Oceanography della University of California San Diego hanno iniziato a collaborare con i surfisti locali nel 2017: per raccogliere più dati sugli effetti dei gas serra. San Diego, però, è solo il progetto pilota.

Smartfin prevede di distribuire i suoi dispositivi di raccolta dati in tutto il mondo.

La marcia in più di Smartfin è aver capito come installare il sensore all’interno della pinna: i normali sensori che vengono utilizzati per la raccolta dei dati oceanici non funzionano bene nelle acque costiere mosse. Ma una volta risolto questo problema, sono riusciti a creare dei surfisti scienziati. Si tratta di un enorme vantaggio per i ricercatori – che adesso stanno ancora modificando le alette e sperano di aggiungere presto dei sensori ottici e dei rilevatori di pH.

Come racconta il World Economic Forum, i partecipanti al progetto Smartfin come David Walden di San Diego sono felici di aiutare. “Se fare ciò che amo ed essere dove amo essere può contribuire alla ricerca scientifica con l’obiettivo finale della conservazione dell’oceano, allora sono entusiasta di farlo”, ha detto Walden. “Il progetto Smartfin è una gioia che dà un significato al mio surf!”.

 

Questo articolo è stato letto 114 volte.

conservazione oceani, riscaldamento oceani, smartfin, studi con pinna da surf, Surf, surfisti, surfisti scienziati

Comments (5)

I commenti sono chiusi.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net