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Rifiuti elettronici: raccolte oltre 12,5 ton. con i cassonetti intelligenti

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In occasione di Ecomondo, si chiude la prima fase della sperimentazione di Identis WEEE, il progetto per incentivare la raccolta dio Raee, attraverso i cassonetti intelligenti 

 

Dopo cinque mesi, si conclude la prima fase di sperimentazione del progetto Identis WEEE. E durante la 17esima edizione di Ecomondo (Rimini Fiera, dal 6 al 9 novembre 2013) sono stati comunicati i nominativi dei cittadini più virtuosi che hanno conferito il maggior numero di RAEE nei cassonetti “intelligenti”. A loro viene consegnato un buono spesa da usare in uno dei maggiori supermercati della zona che hanno aderito all’iniziativa.

Identis WEEE (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEE), progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+, proseguirà la sua fase sperimentale fino a tutto il 2014 sbarcando anche in Spagna, a febbraio con l’arrivo a Saragozza del prototipo di cassonetto intelligente. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta dei rifiuti elettronici, tracciando il rifiuto conferito senza necessità di operatori. Sviluppato dalla multiutility Hera (capo progetto), da Ecolight – consorzio per la gestione di RAEE, pile e accumulatori – e dalla fondazione spagnola Ecolum, Identis WEEE ha visto la progettazione e la realizzazione di quattro prototipi di contenitori, che sono stati collocati in un’area test dell’Emilia-Romagna, territori serviti dal Gruppo Hera. 

Complessivamente, sono oltre 3.300 utenti che a Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo, Ferrara e Rimini hanno utilizzato i cassonetti da maggio 2013, gettando quasi 12,5 tonnellate di rifiuti elettronici e di pile. Per la maggior parte, si è trattato di piccoli elettrodomestici, computer e apparecchi telefonici (81%). Buona anche la raccolta delle pile portatili che ha raggiunto i 1.360 kg (l’11% del totale). 

Attraverso i 36 cassonetti stradali (RAEEpoint), quelli più piccoli e collocati in alcuni quartieri di Bologna (quartiere Navile), Castenaso, Ravenna e Lugo sono state raccolte quasi 7 tonnellate di rifiuti elettronici e pile. Il comune più attento è stato Castenaso, con una media di 250 kg di rifiuti conferiti per ogni cassonetto posizionato sul suo territorio.
In prossimità di grandi spazi commerciali di Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini sono stati posizionati, a rotazione, i tre RAEEshop e il RAEEparking, gli altri tipi di cassonetti smart, più grandi. Il coinvolgimento di importanti marchi della grande distribuzione ha portato alla raccolta di quasi 5,5 tonnellate di rifiuti, con il solo RAEEparking che è riuscito ad intercettarne oltre 3 tonnellate. A Rimini la sperimentazione è ancora in corso: fino al 22 novembre, nell’area esterna ad IKEA Rimini, si possono utilizzare il RAEEparking e un RAEEshop.

“I dati di raccolta di questa prima fase sperimentale confermano la giusta direzione intrapresa dal progetto” spiega Tiziano Mazzoni di Hera. “Confermano soprattutto l’impegno di Hera sul fronte dell’innovazione e della ricerca applicata alla raccolta rifiuti. Oltre a Identis WEEE, sono infatti numerose le sperimentazioni che l’azienda sta sviluppando su tutto il territorio servito, molte delle quali, come Identis WEEE, puntano sulla tracciabilità dei conferimenti, autentico elemento di innovazione e servizio ai cittadini”.

“Ringraziamo i cittadini, i Comuni e le società della grande distribuzione che hanno aderito al progetto partecipando alla sperimentazione dei prototipi. Incrementare la raccolta dei RAEE per assicurare una loro gestione corretta è oggi una necessità: in Italia la raccolta dei rifiuti elettronici si è ormai attestata intorno ai 4 kg per abitante, un dato ancora troppo basso, non solo se confrontato con i dati di altri Paesi europei, ma anche in relazione al fatto che il sistema di gestione dei RAEE riesce ad intercettarne solamente un quarto. Tre rifiuti elettronici su quattro non seguono i canali autorizzati di smaltimento e recupero”.

Legati all’iniziativa, sono stati previsti anche dei riconoscimenti per cittadini che hanno portato più rifiuti elettronici ai cassonetti. A Ecomondo sono stati comunicati i nomi dei più virtuosi, tra cui un cittadino di Bologna con 48 kg di RAEE portati ai cassonetti intelligenti, e residenti di Bologna, Ferrara, Casalecchio e Castel Maggiore. I riconoscimenti sono dei buoni spesa da usare presso i brand della grande distribuzione che hanno partecipato alla sperimentazione, tra cui IKEA, Leroy Merlin e Mediaworld.

 

La cosiddetta e-waste, la spazzatura elettronica, è in aumento in tutto il mondo, vista la rapidità con cui la tecnologia si aggiorna. Il rischio, oltre all’immissione nell’ambiente di materiali pericolosi per la salute e per il pianeta, è il diffondersi di pratiche di smaltimento illegale. Quelle contenute nei RAEE, infatti, sono materie prime preziose che possono essere riutilizzate nei cicli produttivi. Secondo dati recenti dell’Unep (il programma per l’ambiente dell’Onu), nel mondo si producono 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici all’anno e solo il 10% di questi viene riciclato. Nella sola Ue, nonostante una legislazione avanzata, si stima che ben il 75% dei rifiuti elettronici europei (8 milioni di tonnellate l’anno), sia esportato illegalmente verso i paesi in via di sviluppo come la Cina o nazioni africane, dove la normativa è più blanda e l’attenzione per l’ambiente e la salute meno forte. Progetti come quello di Identis Weee (la cui dicitura ufficiale è PROGETTO LIFE+ “IDENTIS WEEE” LIFE10 ENV/IT/393) permettono la tracciabilità dell’intero ciclo di vita di queste apparecchiature, proprio per impedirne la dispersione nell’ambiente e monitorarne il corretto smaltimento. (com)

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