Il Costa Rica vieta la caccia. Una legge ad hoc per custodire la biodiversità

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Il Costa Rica impone il divieto di caccia, per custodire e conservare la biodiversita’. E’ ancora consentita, pero’, la pesca sportiva

Il Costa Rica ha imposto il divieto di caccia, con una legge ad hoc che tende a proteggere la fauna del paese, quella in pericolo di estinzione e quella non.  Con questa norma il Costa Rica diviene il primo paese in America Centrale ad aver varato una legge che impone il divieto assoluto di caccia, facendosi portavoce di un pensiero sempre più condiviso che vede nella caccia non uno sport ma una tortura ingiusta verso gli animali.

I cacciatori che violeranno la legge sul Divieto di caccia potranno essere multati fino a $ 3.000. La nuova legge vieta ora la caccia come sport o svago, ma lascia che i gruppi indigeni possano continuare ad esercitarla a scopo nutrizionale. La pesca sportiva è però ancora consentita.

Il Costa Rica si estende solo per lo 0,03% della superficie terrestre, ma ospita il 6% della biodiversità mondiale: vietando la caccia, il Paese si dice fortemente convinto a custodire questa incredibile ricchezza. Proprio la ricchezza data dalla biodiversità fa sì che l’economia del Costa Rica dipenda in gran parte dal turismo. I parchi nazionali del paese, di fama mondiale, attirano oltre 300.000 turisti l’anno.

Gli animali che abitano il Costa Rica sono principalmente grandi predatori come il giaguaro, scimmie, tapiri, le tartarughe. Ma molti animali sono trofei ambiti per i cacciatori.

(gc) 

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