Bimba morta di malaria, forse la causa è l’ago pungidito

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Il contagio della malaria forse dovuto a errore umano

Tra le ipotesi più accreditate per il contagio della bimba di quattro anni morta la scorsa settimana per la malaria c’è un ago pungidito. Sono quelli utilizzati ad esempio per controllare il diabete, ma anche per effettuare la goccia spessa, esame utile a diagnosticare la malaria.

Forse il contafio è avvenuto nel periodo in cui la bimba era ricoverata a Trento per diabete, mentre in pediatria si trovavano due altre bimbe ricoverate per malaria. Ad avanzare questa ipotesi è il dottor Walter Pasini, direttore del Centro di Travel Medicine and Global Health.

“Sembra assumere sempre maggior corpo nella vicenda di Trento – sostiene – quella che sin dall’inizio appariva l’ipotesi più probabile e cioè che la povera bambina abbia contratto l’infezione nel periodo dal 16 al 20 agosto, dal sangue infetto attraverso un errore umano, quando era ricoverata in un reparto pediatrico che ospitava due bambine africane ammalate di malaria. Probabilmente l’ago infetto che ha trasmesso il protozoo della malaria è stato quello pungidito sul polpastrello della mano”.

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