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Oggi è il compleanno del Premio Nobel

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Il testamento di Alfred Nobel venne scritto il 27 novembre del 1895: è l’origine del premio

Era il 27 novembre del 1895, esattamente  119 anni fa, quando Alfred Bernhard Nobel, il padre del celebre premio, scrisse il proprio testamento, nel quale dava precise indicazioni per la nascita dell’onorificenza più prestigiosa del pianeta.

‘La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei  esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno  annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere  dell’umanità. Detto interesse verrà suddiviso in cinque parti uguali da distribuirsi nel modo seguente: una parte  alla persona che abbia fatto la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; una a chi abbia fatto  la scoperta più importante o apportato il più grosso incremento nell’ambito della chimica; una parte alla persona che abbia fatto la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina; una parte ancora a chi, nell’ambito  della letteratura, abbia prodotto il lavoro di tendenza idealistica più notevole; una parte infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace’. 

Il nome di Nobel, prima del premio, era legato all’invenzione della dinamite; da questo brevetto e da altri successi come imprenditore ricavò una grande fortuna e per questo decise di creare una fondazione che distribuisse ogni anno cinque premi a chi avesse reso i maggiori benefici all’umanità nei campi della chimica, della medicina o della fisiologia, della letteratura, della fisica e della pace tra i popoli.

Nel 1901 vennero consegnati il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica; solo dal 1969 si inserì un riconoscimento della Banca di Svezia per le discipline economiche in memoria di Alfred Nobel. Quest’anno il Nobel ha premiato il risparmio energetico, mettendo in luce, è proprio caso di dirlo, la tecnologia led.

L’Italia è il settimo paese al mondo per Nobel vinti. Il primo italiano a ricevere il premio fu Camillo Golgi, per la medicina; poco prima di Giosuè Carducci che lo vinse per la Letteratura. Guglielmo Marconi venne premiato nel 1909 a soli 35 anni per il contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili. L’autore de ‘Il fu Mattia Pascal’, Luigi Pirandello, arrivò al Nobel nel  1934 ‘per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale’. 
Il Nobel per la fisica giunse nel 1938 per Enrico Fermi: aveva solo 37 quando venne premiato per la scoperta della radioattività artificiale prodotta da irradiazione neutronica.
Eugenio Montale vinse il premio per la letteratura nel 1975 ‘per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni’. 
Carlo Rubbia venne premiato nel 1984 insieme a Simon van der Meer ‘per il loro contributo decisivo al grande progetto, che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole’.
L’unico Nobel italiano per l’economia fu Franco Modigliani che condusse studi sul risparmio delle famiglie e sui mercati finanziari.
Rita Levi-Montalcini venne premiata nel 1986 per la fisiologia e la medicina, grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (NFG) utile per la comprensione e la cura delle malattie neurologiche degenerative come l’Alzheimer.
L’ultimo Nobel tricolore per la letteratura fu quello di Dario Fo nel 1997, premiato poiché ‘seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi’.

a.po

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Nobel italiani, Premio Nobel, Testamento di Nobel

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