sacchetto spesa

Che sacchetto usi?

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I sacchetti “green” non sempre lo sono davvero

Negli ultimi periodi il servizio della “spesa a casa” soprattutto nelle grandi città è aumentato in modo esponenziale. La maggior parte delle persone però si reca ancora al supermercato per fare la spesa e utilizzando ovviamente dei sacchetti per contenerla.

Alcuni usano le borse in tela acquistate al supermercato che permettono di essere sempre riutilizzate. Altri utilizzano sacchetti in iuta o in poliestere o ancora i più classici in cotone.

Se invece andate senza sacchetti, il supermercato vi propone (a pagamento) quelli compostabili, che spesso riutilizziamo per la raccolta differenziata dell’umido.

Quanto inquinano i sacchetti che utilizziamo?

Prendiamo come esempio i sacchetti compostabili, quelli che ci danno alla cassa del Super.

Le emissioni di Co2 durante le diverse fasi del ciclo di vita di questi sacchetti hanno un indice pari a 1, cioè poco inquinante.

Il suo prezzo si aggira tra i 0,08 e i 0,10 euro/cent. Terremo dunque questa tipologia come “riferimento”.

I sacchetti in polipropilene, costano da 0.70 cent a 1 euro. Servirebbe dai 3 ai 6 utilizzi per avere un impatto equivalente a quello di riferimento.

Gli effetti nocivi per la salute umana sono fino a 2 volte maggiori a quello compostabile.

I sacchetti in cotone costano tra gli 80 centesimi e i 4 euro. Servirebbe dai 155 ai 239 utilizzi per avere un impatto equivalente a quello di riferimento.

Gli effetti nocivi per la salute umana superano le 200 volte quello compostabile.

I sacchetti di carta costano tra i 10 centesimi e i 90 centesimi. Servirebbe dai 4 ai 5 utilizzi per avere un impatto equivalente a quello di riferimento.

Gli effetti nocivi per la salute umana sono fino a una volta e mezzo maggiori a quello compostabile.

I sacchetti in poliestere costano tra i 50 centesimi e i 2 euro. Servirebbe dai 2 ai 5 utilizzi per avere un impatto equivalente a quello di riferimento.

Gli effetti nocivi per la salute umana sono fino a 2 volte maggiori a quello compostabile, ma inferiori a 1 con quelli riciclati.

I sacchetti di iuta infine costano tra i 2 e i 3 euro. Servirebbe dai 45 agli 85 utilizzi per avere un impatto equivalente a quello di riferimento.

Gli effetti nocivi per la salute umana sono tra le 20 e le 35 volte maggiori a quello compostabile.

I consigli per diminuire l’inquinamento

Una volta appresi i dati e scoperto quanto possono inquinare i vari sacchetti che utilizziamo quotidianamente, il consiglio che vi diamo per inquinare di meno è ovviamente usare i sacchetti in tela in modo da non acquistarne altri evitandone così il consumo e di conseguenza una maggiore produzione.

La seconda scelta ricade sul sacchetto compostabile: è vero spesso si rompono perché molto fragili ma con questi siamo certi che l’impatto ambientale è quasi praticamene azzerato.

Tutti gli altri sarebbe meglio evitarli.

D.T.

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