
Quando insieme a mele e carote mangiamo anche la plastica
Ci sono ma non si vedono… le microplastiche nella nostra frutta e verdura
Secondo la rivelazione fatta in un articolo pubblicato sulla rivista Environmental Research, le microplastiche vengono assorbite (anche) nella frutta e nella verdura.
Secondo quanto raccontato nello studio, gli scienziati hanno scoperto che alcuni dei prodotti più comunemente consumati, tra cui mele, carote, ananas, cavolo e lattuga, possono essere contaminati con alti livelli di plastica.
Le microplastiche, come è noto, rappresentano una grande preoccupazione per la salute pubblica poiché la loro tossicità non è stata ancora completamente studiata.
Gli scienziati hanno scoperto che le mele erano i campioni di frutta più contaminati mentre le carote erano le verdure più contaminate.
La lattuga era l’alimento che conteneva il minor numero di contaminanti ma quelli di dimensioni maggiori – mentre le dimensioni minori sono state trovate nelle carote.
«Abbiamo ipotizzato», dicono gli scienziati nel loro articolo, «che il meccanismo di assorbimento e traslocazione di microplastiche possa essere lo stesso descritto e riportato per i nanomateriali di carbonio. Questa può essere una possibile via di traslocazione delle microplastiche dall’ambiente alle verdure, permettendo così la traslocazione o l’assorbimento all’interno dei loro sistemi biologici».
Ovviamente questo studio ha destato molta preoccupazione, essendo questi alimenti parti vitali della catena alimentare e anche i prodotti verso cui i medici si raccomandano sempre di dirigere la nostra alimentazione. Ma mentre frutta e verdura rafforzano il nostro sistema immunitario, le microplastiche potrebbero non solo eliminare quei benefici, ma potrebbero anche portare a ulteriori complicazioni per la salute.
Che fare, allora? Secondo gli scienziati è urgentemente importante eseguire studi tossicologici ed epidemiologici per studiare i possibili effetti di queste microplastiche sulla salute umana.