frutta esotica

FRUTTA ESOTICA

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frutta esotica

È buona e fa bene ma solo se non è importata

La prima cosa che salta alle nostre menti vedendo il titolo è il paradosso tra “frutta esotica” e “importazione”!

Viene da pensare che per forza di cose la frutta esotica sia importata, provenendo da paesi lontani.

I frutti tropicali, chiamati anche frutti esotici, sono molto apprezzati e consumati in Italia sebbene l’origine di questi alimenti debba essere ricercata lontano dalla Penisola. I frutti tropicali provengono, infatti, dalle zone della Terra comprese tra i due tropici o immediatamente limitrofe, dove il clima tropicale o subtropicale permette di coltivare diverse varietà di frutta.

Ma non è sempre così.

Attualmente sono circa 500 gli ettari di territorio italiano occupati dalla coltivazione di frutti esotici, in Sicilia in particolare, ma anche in Calabria e Puglia, anche se in queste due ultime regioni si trovano in misura minore.

Negli ultimi anni la coltivazione dei frutti esotici in Italia è aumentata non solo per la maggior richiesta, ma anche per il riscaldamento globale, che ha reso il clima di alcune zone favorevole a questo tipo di coltivazioni. L’aumento della porzione di territorio italiano destinato alla coltivazione di questi prodotti è pari al 60% nel giro di 5 anni.

La Sicilia è la regione leader in questa produzione, soprattutto per quanto riguarda frutti come mango e avocado, presenti nella zona intorno a Messina, Etna e Acireale. Si coltivano anche lo zapote nero, il frutto della passione e il litchi, per la maggior parte grazie ad imprese agricole gestite da giovani imprenditori, spesso a recupero di territori incolti e abbandonati. Aumentano, infatti, i terreni che si adattano meno alle colture siciliane classiche, come quelle degli agrumi, proprio a causa dei cambiamenti indotti dal clima.

Avocado, mango e papaya…Meglio se non importati!

Appurato che non dobbiamo andare dalla parte apposta del mondo per poter vedere delle coltivazioni di frutti tropicali, cerchiamo di capire perché è sempre meglio consumare questi frutti se provenienti dalla nostra penisola.

Ananas, papaya, mango e avocado sono solo alcuni dei frutti che arrivano molto spesso sulle tavole di tantissimi italiani: ciò che un tempo era destinato a occasioni speciali, oggi rappresenta la quotidianità.

Per garantire un approvvigionamento costante e tempestivo di questi prodotti tropicali è necessario quindi importarla dall’estero, direttamente dai luoghi dove la produzione è più facilitata e abbondante.

Dopo essere stati al supermercato, acquistiamo i nostri frutti preferiti e una volta a casa, pregustiamo di assaporare la nostra papaya o un mango, ma invece scopriamo che, pur essendo belli esternamente, sono quasi completamente marci all’interno. Contrariati per il costo sostenuto, e costretti a buttar via tutto, probabilmente la prossima volta ci serviremo da un altro fruttivendolo (o supermercato).

Purtroppo può capitare che un frutto tropicale giunga in Italia troppo maturo. Non sempre è colpa di chi si occupa del suo trasporto: semplicemente è stato colto troppo tardi, causando quindi un’eccessiva maturazione che, purtroppo, spesso ne rovina il sapore.

Raccolta dei frutti e viaggi di spedizione sono dunque i nemici numeri uno dei frutti tropicali.

Consigliamo quindi, dove possibile, di affidarci al made in Italy. Guardiamo sempre l’etichetta dei prodotti per capirne il contenuto reale e la provenienza.

Qualora non ci fossero coltivazioni italiane, allora non ci resta altro che affidarci necessariamente ai prodotti importati.

Curiosità

Tra i frutti esotici di maggior uso e consumo, troviamo la banana. E’ un frutto esotico.

I maggiori produttori mondiali sono: Colombia, Costa Rica, Ecuador, Repubblica Dominicana, Guatemala e Brasile. In Europa, coltivazioni di una certa rilevanza si hanno in Portogallo e nelle Isole Canarie. Ad ogni modo, pur non essendo tra i maggiori produttori, sono proprio i paesi europei i maggiori consumatori.

C’è in Italia una varietà di banano che viene coltivata in Sicilia ma solo a livello amatoriale. Pare che sia arrivata nel territorio siciliano con la conquista della Sicilia ad opera degli arabi nel IX secolo.

La curiosità e la leggenda che ruota attorno alle banane, è quella di essere “radioattive”!

Alcuni dicono che il troppo consumo di banane possa nuocere alla salute.

Ne abbiamo approfondito il tema in questo articolo.

D.T.

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