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COME GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI

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Dieci “trucchi” che potrebbero funzionare

Fare il genitore è il lavoro più difficile del mondo.

Se tutti lo dicono vuol dire che un fondo di verità c’è. Nessuno di noi nasce genitore; semplicemente cerchiamo di insegnare e di trasmettere ai nostri figli i valori e l’educazione che a nostra volta abbiamo imparato dai nostri genitori. Altre volte invece, capita proprio il contrario. Credendo di non essere stati educati e cresciuti in modo corretto, cerchiamo di cambiare il nostro metodo educativo rispetto ai nostri figli. Il rischio è sempre lo stesso: “ comunque facciamo, sbagliamo”.

Quello che per noi è un valore o una “regola”, per altri potrebbe non essere così. Ecco perché nascono delle “divergenze educative”.

Qualcuno dice e pensa che sia giusto mettere a letto i bambini alle 21.00, mentre per altri è troppo presto e pensano che l’orario corretto sia le 22.00.

Come per l’orario di pranzo e di cena: meglio alle 12.00 o alle 13.00 ? La cena alle 19.00 o alle 20.30?

Insomma, non ci sono delle regole scritte e certe, l’unica cosa sicura, sono i capricci dei bambini.

Tutti li fanno, chi più e chi meno e noi vogliamo darvi dei consigli per poter superare questi momenti, in modo tale che i bambini capiscano di aver sbagliato senza però essere puniti ne traumatizzati.

Consigli “anti-capriccio”.

La domanda buona da porsi allora può essere:

Cosa mi accade quando mio figlio si arrabbia?

Che emozioni si muovono dentro di me?

Come mi fa sentire la sua “scenata”?

La risposta sta nel prendere coscienza. Se impariamo a osservarci, impariamo a conoscerci. Se impariamo a conoscerci, impariamo a prenderci cura di noi stessi. Questo ci aiuterà a essere genitori consapevoli di ciò che siamo. E in questo modo facciamo un gran regalo ai nostri figli, più che leggere un altro manuale di educazione-psicopedagogica.

Non serve applicare il protocollo del genitore che accoglie e contiene, perché se dentro siamo agitati, frustrati o arrabbiati non funzionerà, e soprattutto, lui lo percepirà.

Per gestire al meglio i capricci del bambino ci sono alcuni consigli pratici del metodo Montessori che possono aiutarvi concretamente a gestire e prevenire i momenti di rabbia.

Non usate la violenza: schiaffi e sculacciate non servono, imparerà ad essere violento.

Non immobilizzatelo: se non ci sono pericoli per la sua incolumità, lasciatelo da solo, dategli spazio per sbollire la rabbia ma restate vicini perché dopo un po’, sentirà il bisogno di avere un contatto.

Non minacciatelo o applicategli punizioni: non otterreste nessun risultato positivo o duraturo.

Non discutete: in quel momento di rabbia non vi ascolterà.

Non mettetelo in imbarazzo: si sentirà a disagio e imparerà ad aggredire gli altri

Non affrontate la discussione del capriccio in pubblico: serve per trasmettere rispetto nei suoi confronti e anche verso le persone intorno.

La nostra migliore intenzione però, deve essere quella di prevenire i capricci e le crisi dei bambini.

Le regole vanno esposte con atteggiamento positivo in modo che non sembrino delle proibizioni, se il bambino sta facendo qualcosa di giusto va elogiato e incoraggiato a proseguire verso quella direzione.

Quando il bimbo non rispetta una regola, non bisogna usare punizioni o rimproverarlo ma ricordargli quella regola, chiedergli di smettere con educazione. È bene lasciare i “no” decisi e secchi per vietare un’attività che possa nuocergli o creare problemi a chi gli sta intorno.

Non bisogna mai tornare sui propri passi se non si vuole perdere di autorevolezza, bisogna spiegare cosa sono limiti e quali sono e in alcuni casi, quando possibile, fategli scegliere tra due soluzioni alternative accettabili.

Capiamo bene che dalla teoria alla pratica c’è un mare al centro. Sono delle semplici linee giuda che possono aiutarvi nel gestire quelle situazioni imprevedibili e ingestibili.

Al massimo provatele e fateci sapere se funzionano!

D.T.

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bambini, capricci, genitori

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