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Burundi: bambini domestici, sfruttati e privi di liberta’

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Il Burundi è uno tra i paesi con il peggior tasso di sfruttamento minorile al mondo

 

In Burundi i bambini sono sfruttati e costretti al lavoro. A provare a combattere questa piaga è la ong italiana AVSI, che sogna di riportare tutti i piccoli a scuola.

Questa  pratica diffusa e radicata nel paese africano è difficile da estirpare: sono i ‘domestici bambini’: minori che lavorano come servitù nelle case delle famiglie ricche della capitale, pagati poco oppure per nulla, che subiscono minacce e, in alcuni casi, abusi di tipo sessuale.

 

Il 12 giugno (Giornata mondiale contro il lavoro minorile) sono state intraprese una serie di iniziative in Burundi che puntavano a sensibilizzare l’opinione pubblica contro lo sfruttamento minorile, con l’obiettivo di salvare migliaia di bambini.  Secondo l’Unicef almeno un bambino su cinque, è impiegato in varie forme di sfruttamento, spesso pagati poco o non pagati affatto; dal lavoro nei campi, coinvolti nella coltivazione di banane, mais e fagioli a finire con ‘domestici bambini’, una piaga che il governo del Burundi è impegnato da anni a combattere, con scarsi risultati.

gc

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AVSI, Burundi, lavoro, lavoro minorile

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