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Vaticano: il pasticciaccio del palazzo di Chelsea/Scheda (2)

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(AdnKronos) – Il palazzo ha diverse entrate: l’ingresso principale si affaccia su Sloane Avenue, con un’area di reception dalla quale si accede all’ascensore interno e alle scale mobili, per salire ai piani superiori. Ci sono poi accessi secondari su Sloane Avenue, Ixworth Place e Draycott Avenue. Dal retro si accede al parcheggio interno, con doppia corsia, di ingresso e di uscita.

A vendere il palazzo al Vaticano, che inizialmente stava valutando un investimento nell’estrazione di petrolio offshore in Angola, è stato il finanziere Raffaele Mincione. La Segreteria di Stato non ha acquistato direttamente le mura, ma ha sottoscritto le quote di un fondo che faceva capo a Mincione, Athena Capital Commodities Fund. Per quanto l’immobile sia di pregio, secondo le accuse il Vaticano ci avrebbe perso parecchi denari. E i progetti di ristrutturazione per metterlo a reddito, datano almeno dal 2016, ma richiedono spese non piccole.

Oltretutto, i soldi dell’Obolo di San Pietro, che in teoria avrebbero dovuto essere messi al sicuro nel mattone, sarebbero invece finiti a finanziare, sempre secondo le accuse, una serie di operazioni che facevano capo a Mincione, tra cui la sottoscrizione di un bond emesso dalla lussemburghese Time and Life Sa (anch’essa facente capo a Mincione) e l’acquisizione di azioni della Bpm.

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