ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
"C'è un coccodrillo", arriva la polizia: e trova un giocattolo-Psg-Borussia Dortmund 0-1, tedeschi in finale Champions-Superenalotto, numeri combinazione vincente di oggi 7 maggio 2024-Mentana: "Offeso da Lilli Gruber, La7 dica qualcosa o traggo conclusioni"-Fagnani presenta il suo 'Mala, Roma Criminale', Buzzi: "Niente di nuovo ma voglio leggerlo"-Roma, 17enne aggredito alla fermata della metro da 4 ragazzi: colpito alla testa con una pietra-TikTok fa causa al governo Usa: "Messa al bando del social viola il primo emendamento"-Armi nucleari, Bielorussia partecipa a esercitazioni con Russia-Consumi, presentato rapporto Optime: mercato elettronica rallenta, allarme illegalità-Boccassini indagata a Firenze per false informazioni al pm-Eur Spa, si dimette l'ad Cossellu-Infortuni, Pennesi (Inl): "In Sicilia da anni non ci sono ispettori tecnici per i controlli, competenza è regionale"-Sostenibilità, Giordani (Ass.Civita): "Diventa più concreta con esempi e buone pratiche"-Prezzo del kebab preoccupa la Germania, l'impennata diventa questione politica-Donald Trump, la testimonianza di Stormy Daniels: "Sesso con lui, vergogna per non averlo fermato"-"Nadal domani a Piazza del Popolo, show gratuito per Roma": l'annuncio di Onorato-Toti arrestato, Baccini: "Eclatante, ma in Italia niente stupisce"-Comune di Milano e Durex insieme per educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori-Bonus mamme ed esonero contributivo, cosa cambia da oggi-Gaza, Netanyahu: "Hamas lontana da richieste Israele"

I nostri telefoni «ascoltano» segretamente tutto quello che diciamo?

Condividi questo articolo:

Secondo i ricercatori di Wandera no, è solo una teoria cospirazionista non dimostrabile

Sono in molti a sostenere che i nostri smartphone rubino informazioni dalle nostre conversazioni private: è una teoria che viene dal fatto che molto spesso vediamo annunci online per prodotti e servizi di cui abbiamo parlato con nostro padre o con nostra sorella in una chiacchierata, ma di cui non abbiamo mai cercato niente sui nostri dispositivi.

Si tratta di una teoria che viene definita “cospirazionista” da parte degli esperti della società di sicurezza mobile Wandera, che hanno recentemente iniziato a testarla, arrivando alla conclusione che si tratti di un’enorme bufala.
Per le sue indagini, il team di Wandera ha aperto una serie di app – tra cui Facebook, Chrome e Amazon – sia su un telefono Samsung – con sistema operativo Android – sia su un iPhone – con sistema operativo Apple, con ciascuna app dotata delle autorizzazioni complete. I ricercatori hanno quindi posizionato parte dei telefoni in una stanza in cui è stata riprodotta in loop, per 30 minuti, una pubblicità audio per alimenti per cani e gatti, e parte dei telefoni in una stanza vuota e silenziosa.

Quando i ricercatori hanno successivamente utilizzato le varie app, non hanno notato alcuna pubblicità relativa agli alimenti per animali domestici. Inoltre, non hanno nemmeno visto nulla di strano nell’uso della batteria del telefono o nel consumo di dati, che potesse indicare che i dispositivi stavano «ascoltando» quello che gli succedeva intorno.

 

Questo articolo è stato letto 75 volte.

Android, app, apple, Bufale, data security, iphone, pubblicità, sicurezza informatica, Smartphone, spiare

Comments (82)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net