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È la Giornata mondiale degli Oceani

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Oggi è la Giornata Mondiale degli Oceani, la loro tutela porterebbe grandi benefici (anche economici)

 

C’è chi la festeggia facendo un bagno nelle sue acque, c’è chi lo fa provando a pensare al miglior modo per ripulirli, chi, purtroppo, lo fa analizzando le conseguenze dei cambiamenti climatici. Oggi è la Giornata Mondiale degli Oceani, occasione per pensare alla loro importanza vitale, ma anche per fare un punto sulla situazione, che non è proprio delle migliori. Le aree marine protette tutelano, sulla carta, meno del 4% degli oceani del Pianeta, con i target internazionali che variano tra il 10% entro il 2020 e il 30% entro il 2030. Motivo principale della mancanza di aree protette è la mancanza di fondi. A dirlo è una ricerca commissionata dal Wwf all’università di Amsterdam.

La ricerca, commissionata proprio in occasione della Giornata mondiale degli oceani, ha anche sottolineato che la creazione e la tutela di alcune aree marine avrebbe un gran ritorno economico. Prendendo in considerazione, per esempio, le aree marine protette al 10 e al 30% degli oceani, il ritorno in termini economici sarebbe tra i 490 e i 920 miliardi di dollari nel periodo 2015-2050. Accanto ai benefici materiali, la tutela potrebbe arginare alcuni dei fattori che minacciano gli oceani, sottoposti a pesca eccessiva, inquinamento e distruzione degli habitat.

‘Non possiamo continuare con il sovrastruttamento e il sottoinvestimento’, ha commenttao Marco Lambertini, direttore generale del Wwf Internazionale. ‘Gli oceani stanno collassando davanti ai nostri occhi, ma la buona notizia è che esistono gli strumenti per risolvere il problema. Esempi reali provano che le aree marine protette funzionano, e solide analisi economiche dimostrano che vale la pena di investire’.

 

gc

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