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Scienze: la sonda Rosetta raggiunge e tocca la coda della cometa

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A distanza di ben dieci anni dal suo primo lancio nello spazio la sonda Rosetta ha finalmente toccato la coda della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, raccogliendo 4 grani dal corpo celeste

A distanza di ben dieci anni dal suo primo lancio nello spazio la sonda Rosetta ha finalmente ‘toccato’ la coda di ‘67P/Churyumov–Gerasimenko’, una cometa periodica del nostro Sistema solare vicina a Giove. Il ‘tocco’ ha permesso la raccolta di 4 grani del corpo celeste,attraverso lo strumento italiano Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator). I grani sono di dimensioni variabili, da pochi micron fino a decimi di millimetro, e la loro raccolta servirà per comprendere la composizione della cometa e ‘l’ambiente‘ che incontrerà il ‘lander’ quando si poserà per trivellarne la superficie. Ma facciamo un bel passo indietro. Rosetta, oltre ad essere l’appellativo della sonda lanciata nel 2004, è anche il nome della relativa missione spaziale sviluppata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), con l’obiettivo di studiare le caratteristiche della cometa ‘67P/Churyumov-Gerasimenko’. La scelta di focalizzarsi su ‘67P/Churyumov-Gerasimenko’, oltre ad essere un’opportunità (unica nel suo genere) di studiare a distanza ravvicinata le caratteristiche fisiche e chimiche di una cometa, rappresenta anche l’occasione per analizzare la sua evoluzione orbitale: tipicamente, una cometa che raggiunga una particolare vicinanza con giganti gassosi come Giove o Saturno è infatti destinata a subire una notevole variazione della sua orbita. La missione Rosetta, è inoltre composta da due elementi: la sonda vera e propria (Rosetta) e il ‘lander  Philae’. Quest’ultimo, è un tipo di navicella spaziale dalle dimensioni molto piccole che, trasportato dalla sonda Rosetta, è stato progettato appositamente per effettuare un atterraggio sulla cometa ‘67P/Churyumov-Gerasimenko’ ed effettuare tutte le rilevazione del caso ‘a terra’ (il suo atterraggio è stato previsto per novembre prossimo).

Dopo quindi un viaggio di oltre 6 milioni di chilometri, il 6 agosto scorso la sonda europea Rosetta ha incontrato la sua cometa ed ha recentemente ‘intercettato’ il materiale del corpo celeste. I grani raccolti dalla coda, ovviamente, sono solo 4 ma ‘Giada’ ne raccoglierà ancora nei prossimi mesi. Il primo di questi grani è stato intercettato quando Rosetta si trovava ancora a 800 chilometri di distanza mentre gli ultimi da una distanza di appena 179 chilometri. La raccolta dei dati è solamente agli inizi ma da queste informazioni sarà possibile capire le condizioni, e il tipo di ‘terreno’, che dovrà affrontare il ‘lander Philae’ per atterrare sulla cometa. Le analisi di Giada serviranno anche nella fase successiva, quando la sonda Rosetta, seguendo la cometa nel suo percorso di avvicinamento al Sole, riprenderà tutte le fasi che porteranno ‘all’accensione’ della corpo celeste, ossia al suo trasformarsi da ‘sasso’ di ghiaccio in spettacolare cometa ‘con la coda’.

(ml)

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ambiente, cometa, ghiaccio, sonda, spazio

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