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NEL PAESE DEI FARAONI, TURISMO E RESPONSABILITA’ SOCIALE

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In Egitto proposte di viaggi realmente responsabili: oltre alla massima tutela dei luoghi, l’obiettivo è quello di stabilire con gli abitanti del posto un reale e proficuo scambio.

Il turismo “responsabile” è attento alla salvaguardia dell’ambiente, alla tutela dei luoghi. Ma viaggiare “responsabilmente” vuol dire anche interagire con gli abitanti locali, scambiare con loro idee e contribuire al loro sostentamento economico. Il meccanismo funziona soprattutto se ci si reca in paesi come l’Egitto, ricchissimi da un punto di vista culturale, ma piuttosto poveri su quello economico. Per questo una vacanza “sostenibile” nel paese dei faraoni assume tratti che sono ben al di là della semplice visita turistica. L’organizzazione di “Vacanze egiziane” punta a far assimilare a chi entra nel paese la vera cultura del posto, stabilendo un proficuo scambio tra culture. Il percorso prevede visita a il Cairo, alla Piana di Giza, la navigazione in Felucca tra le isolette di Aswan, prima di raggiungere Luxor e la Valle dei Re e delle Regine. Ci si fermerà in visita ad associazioni umanitarie e si potranno apprezzare i progetti di artigianato femminile locale. Nei dieci giorni di permanenza si alloggerà in case private o in semplici alberghi. Il costo è di 1.285 euro a persona, volo incluso. E anche qui c’è una caratteristica responsabile: una parte della quota sarà donata a due associazioni umanitarie che si occupano dello sviluppo e della critica situazione infantile e familiare dell’alto egitto (l’associazione "Gamaya Tanmeyat el Mogtamaa-Sviluppo della Famiglia: le donne e i bambini” e “Gamaya ElKhayereya-Aiuto concreto alle famiglie”), mentre una terza parte andrà al “fondo scolastico dei bambini bisognosi”.

 

Umberto Di Giacomo

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egitto, turismo sostenibile, viaggiare

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