Aumento della benzina: gli italiani usano di piu’ i mezzi pubblici e vanno a piedi

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La benzina continua ad aumentare fino a scoraggiare gli italiani che prendono l’auto. Oggi come nel 1973 anno della crisi petrolifera? Intanto si fanno avanti nuove formule di mobilita’, leggi quali

La benzina è arrivata a due euro. Il prezzo della benzina e del carburante continua ad aumentare, non accenna a diminuire. Il rincaro della benzina rende gli italiani più guardinghi nell’uso della macchina e ci riporta indietro con la mente al 1973 quando la crisi del petrolio attanagliava il nostro paese. Nel 1973 uno dei termini che venne coniato in seguito alla crisi petrolifera – determinatasi a causa della guerra arabo israeliana – fu austerity.

L’aumento del prezzo della benzina nel 1973 cambiò anche le abitudini degli italiani, almeno temporaneamente. In cosa consisteva la famosa austerity? A seguito della crisi petrolifera vennero diminuite le forniture di energia elettrica per l’illuminazione pubblica, poi venne anticipata la chiusura dei locali pubblici – bar e cinema tra questi – venne decisa la chiusura delle trasmissioni Rai alle 23. E per la prima volta, dato il prezzo alto del greggio e della benzina, il 2 dicembre del 1973 ci fu la prima domenica a piedi. Niente automobili. Questo portò ad un risparmio in un solo giorno di 50 milioni di litri di benzina. Il prezzo della benzina, troppo alto, contribuì in quella fase a far cambiare abitudini agli italiani.

Oggi il prezzo della benzina e dei carburanti troppo alto sta ritornando a modificare, almeno in parte, le abitudini agli italiani, con l’introduzione di nuove formule di mobilità, spesso sostenibile: più uso dei mezzi pubblici nelle grandi città, introduzione del car sharing e del car pooling: sono tra le formule che gli italiani iniziano far vedere di gradire. A Roma, in Via di Casal Bertone hanno sperimentato il car sharing condominiale, formula innovativa e davvero esemplare di nuova mobilità. Ma anche rafforzamento di servizi come il bike sharing.

La benzina aumenta anche all’estero e si stanno sperimentando formule come il car sharing dell’auto elettrica, accade in Svezia come a Parigi. In molti cominciano anche ad andare a piedi, cosa che fa anche bene alla salute, e non solo all’aria che respiriamo. La Confindustria ha stimato per questi giorni un calo dell’11% nel consumo di benzina e carburante.

L’aumento del prezzo della benzina ci farà cambiare abitudini? Nel 1973 con l’austerity e la crisi petrolifera abbiamo subito dimenticato la lezione. (mig)

 

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