Black Friday: tutta italiana l’agenzia digital che aiuta le pmi a decollare su Amazon

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Roma, 23 nov. (Labitalia) – E’ iniziato il conto alla rovescia per la giornata di shopping più attesa nel mondo: il Black Friday che quest’anno cade il 27 novembre (è il primo venerdì dopo la festa del Ringraziamento). Nato nei negozi degli States, il Black Friday è diventato presto sinonimo di shopping online: nel 2019 le vendite digitali negli Usa sono aumentate di quasi il 20%, raggiungendo i 7,4 miliardi di dollari attraverso i 4.500 siti web di vendita al dettaglio (dati Adobe Analytics) e 93 milioni di consumatori hanno fatto acquisti online. In Italia, secondo l l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, nel 2019 gli italiani hanno speso circa 1,3 miliardi di euro, il 25% in più rispetto al 2018.

Cifre da capogiro che la pandemia globale, l’avvicinarsi delle festività natalizie e le restrizioni orarie dei negozi dovrebbero con buona probabilità, far lievitare ancora di più. Per le aziende italiane, e per le pmi in particolare, il Black Friday può essere una buona occasione per ‘debuttare’ sul web dove, però, le regole di marketing e di posizionamento sono molto diverse da quelle del commercio fisico. E ancora più specifiche sono le regole per Amazon.

Ad aiutare chi ha deciso di diventare un imprenditore digitale (una delle soluzioni possibili, fra l’altro, alla crisi di molte imprese) ci hanno pensato due giovani esperti di e-commerce, Davide Nicolucci e Michele Principi, che hanno dato vita ad una startup che si occupa proprio di digital marketing, rivolto in particolare al business su Amazon: Growth Hack Consulting Italia (https://wearegrowthhack.it). Nicolucci, 33 anni, laurea magistrale in Strategie di comunicazione a Padova, dopo aver lavorato per Amazon e altre società digitali, soprattutto a Milano, Monaco di Baviera, Barcellona, Shenzhen (Cina), ha fondato nel 2017 ‘We Are Growth Hack’, una full service Amazon agency con base a Hong Kong e operativa in tutto il mondo, che dal 2019 è partner ufficiale dell’Amazon Advertising Team.

Principi, 29 anni, ha vissuto tra Italia, Germania, Portogallo e Spagna e ha ottenuto laurea e master all’Università Sapienza di Roma in Business Administration. Qualche anno fa si è stabilito a Londra, dove ha sviluppato la sua carriera commerciale, lasciata nel 2019 per dedicarsi interamente al mondo dell’e-commerce. Ambedue ‘nomadi’ (Nicolucci vive tra Thailandia, Cina e Europa, Principi tra Regno Unito, Spagna e Sud Est Asiatico), si sono incontrati (dove sennò?) sul web. Più precisamente su Linkedin, il social network più professional. E da lì è iniziata una collaborazione che ha l’ambizione di portare ‘il verbo’ del digital marketing anche alle nostre piccole imprese italiane, le meno visibili nel grande universo del web.

“Il mio ‘salto’ professionale -racconta ad Adnkronos/Labitalia Davide Nicolucci, considerato un’autorità nel mondo del digital marketing (è stato intervistato da Channel 4 Uk, ItaliaUno MediaSet TV, BuzzFeed News, Global Sources, Global From Asia)- l’ho fatto in Cina. E ovviamente non solo per una questione di numeri che sono pazzeschi rispetto ai nostri: le persone sono molto più abituate di noi a fare acquisti on line e al cashless, ad un livello talmente alto che a noi occorreranno ancora diversi anni per raggiungerlo. In Cina tutte le persone che hanno una identity card possono avere un conto corrente online e su WeChat, l’app che include tutte le piattaforme di e-commerce; io stesso pagavo col riconoscimento facciale già nel 2014″.

“Da noi -osserva Nicolucci- c’è ancora troppa diffidenza verso i pagamenti digitali, c’è anche chi non si fida pagare da un sito con la carta di credito. Un paradosso: abbiamo più cultura, più preparazione e però siamo più restii al cambiamento”. Nicolucci, pure essendo giovanissimo, ha già alle spalle una decina d’anni di esperienza nel digital marketing, lavorando cross-industry e in tante realtà diverse: “Avevo già l’idea di espandere i nostri servizi di consulenza per Amazon seller in Italia e cercavo un business partner. Michele mi ha contattato su Linkedin, lui ha già una lunga esperienza come seller su Amazon. Il boom delle vendite online che si è poi verificato col diffondersi del Covid, ci ha fatto capire che aveva senso espandere il business anche in Italia”.

“All’inizio di quest’anno abbiamo iniziato a collaborare – ricorda con Adnkronos/Labitalia Michele Principi – sulla gestione delle campagne pubblicitarie Amazon Ppc e Facebook Advertising per alcuni clienti. Nel 2020 con la pandemia l’intero settore dell’e-commerce è esploso, maturando velocemente anche su mercati tradizionalmente meno avanzati come quelli sudeuropei. La nostra idea è quella di diventare un catalizzatore di best practice a disposizione delle aziende italiane ed europee, in un momento in cui queste ne avranno particolarmente bisogno. Davide ha 6 anni di esperienza come consulente Amazon, io più di 2 anni di esperienza come venditore. Crediamo che questo mix di esperienza sia sul lato consulenza che sul lato venditori sia unica per il mercato italiano. Quando le aziende vogliono adottare soluzioni di e-commerce, Amazon è quasi una scelta obbligata, ma rimane comunque una piattaforma estremamente complessa per vendere. Per questo motivo tante aziende preferiscono affidarsi ad agenzie esterne come la nostra per migliorare le loro vendite”.

I servizi che offre Growth Hack Consulting Italia( materiali e informazioni sono reperibili anche suLinkedin e Facebook) per migliorare le performance delle aziende che vendono su Amazon sono molto ampi e hanno a che fare con diverse tematiche (Advertising, Seo, copywriting, social media marketing). Si possono ricondurre a due macro-aree: la gestione delle pubblicità sulla piattaforma di advertising Amazon (“un lavoro complicato, la piattaforma di advertising è molto ostica per cui molti si affidano ad agenzie come la nostra”, spiega Principi) e l’ottimizzazione delle pagine prodotto (un mix di fotografia, grafica, testi commerciali, testing).

Quest’ultimo aspetto, in particolare, riveste un’importanza fondamentale nello sviluppo del business. Davide ha studiato a lungo i meccanismi che stanno alla base del posizionamento e che, in caso di ricerca di un determinato prodotto, su Amazon, mettono il prodotto di un’azienda prima di un altro. “Keywords, nome del prodotto in ottica Seo, ampio corredo fotografico e informazioni dettagliate. Naturalmente, nelle lingue dei mercati a cui si punta: sono queste le basi da cui partire per far decollare un prodotto su Amazon -spiega Nicolucci-. Alcuni seller con una pagina prodotto ottimizzata sono cresciuti del 300% in 6 mesi (si trattava di articoli sportivi), altri che vendevano office product del 50%. E si tratta in termini nominali di centinaia di migliaia di dollari”. “Molte aziende italiane hanno messo in vendita prodotti su Amazon – conclude Principi – ma senza l’adeguato lavoro sulla loro pagina, questi prodotti non li vede nessuno. Noi vogliamo aiutare le aziende a crescere e non necessariamente in Italia, essendo supportati da un team di online marketer che parla nativamente oltre 11 lingue in tutto il mondo e sapendo che l’e-commerce non è il futuro, ma il presente. E non a caso nel mondo già molte imprese si sono dotate di una figura specializzata come un Head of Amazon Sales”. (di Mariangela Pani)

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