Roma: Calenda presenta piano rifiuti, ‘non siamo condannati a Capitale più sporca in Ue’ (3)

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(Adnkronos) – Terzo punto, continua Calenda, “il riciclo dei rifiuti. Oggi Roma e’ circa al 45% di raccolta differenziata, 15 punti sotto la media nazionale. Non e’ accettabile. Per arrivare al 65% di differenziata bisogna estendere il sistema di raccolta porta a porta all’80% delle utenze non domestiche, aumentare le isole ecologiche dove portare i rifiuti ingombranti e le apparecchiature elettroniche obsolete e realizzare una rete di compostaggi moderni vicino a ogni grande centro di produzione dell’organico: caserme, scuole, mercati rionali”.

“Fondamentale sara’ anche promuovere la cultura della prevenzione e della riduzione dei rifiuti e contrastare chi oggi evade la Tari facendo ricadere il peso sul resto dei cittadini. Questo si puo’ fare facilmente, incrociando sei banche dati che abbiamo identificato per portare alla luce chi produce rifiuti ma non ne paga il costo”.

“Veniamo poi all’Ama, che ha in gestione fino al 2029 il servizio di pulizia della citta’. Pensare di andare avanti fino a quella data con i livelli di inefficienza che conosciamo e’ impensabile. Ama va incorporata in Acea, una societa’ sempre a controllo pubblico, ma con un’organizzazione aziendale piu’ solida ed efficiente, per costruire una grande multiutility come nelle migliori pratiche italiane”. Conclude Calenda: “Con questi interventi rendiamo Roma piu’ pulita nell’immediato, autonoma ed efficiente come dev’essere una grande capitale europea e all’avanguardia dal punto di vista ambientale. Tutto questo abbassando il costo per i cittadini”.

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