Pari opportunità, Bracco: “Questione di genere globale come mai prima d’ora”

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Roma, 28 lug. (Adnkronos) – La questione di genere, la valorizzazione delle donne è sul piano internazionale e globale “come mai prima d’ora” ed i Governi del G20 dovrebbero accendere un faro e investire fornendo incentivi finanziari alle organizzazioni che assumono donne e consentono loro di crescere ma anche investendo nella medicina di genere, nell’inclusione delle donne ai processi dell’innovazione tecnologica e delle Stem. E’ stato un discorso arricchito da cifre, dati, mappe della parità di genere sul piano globale quello che ha tenuto la presidente della Special Initiative on Women Empowerment, Diana Bracco, nella sua lunga relazione al Dialogo B20-G20 sul Women Empowerment aperto oggi da Emma Marcegaglia, Presidente del B20, il principale engagement group del G20 espressione del mondo delle imprese a livello globale.

“Sono lieta di avere l’opportunità di concludere il nostro viaggio sull’emancipazione femminile e con il contributo dei precedenti oratori di rilievo che hanno fornito un quadro completo delle sfide e di ciò che è necessario per ottenere la parità di genere” ha affermato Bracco. Parlando alla presenza delle ministre per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, e per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, Diana Bracco ha mostrato ben 16 slide per ‘disegnare’ la geografia dello stato nel mondo del ‘women empowerment’ ed ha ringraziato tutti “per il vostro coinvolgimento, in particolare i rappresentanti del Women Empowerment Team composto da 30 Paesi, 121 membri e 74 aziende” che hanno partecipato “a tutte le riunioni mensili di questa iniziativa speciale sull’emancipazione delle donne”, un lavoro durato mesi.

“Il documento programmatico che presentiamo oggi – ha spiegato Diana Bracco- è il risultato di un eccellente lavoro di squadra tra i membri della task force, Confindustria e il nostro partner della conoscenza, Accenture. Esaminando le nostre raccomandazioni in modo più dettagliato, è emerso un consenso generale dal documento politico dell’iniziativa speciale e dall’ecosistema dei gruppi di impegno per l’emancipazione femminile del G20 in merito alle priorità e agli obiettivi per la costruzione di una società più equa e inclusiva. Inoltre, la questione di genere è presente nel discorso internazionale come mai prima d’ora”.

“Questo slancio – ha osservato Diana Bracco- offre un’opportunità unica per affrontare le sfide e promuovere l’empowerment delle donne con politiche efficaci e misure concrete. Il quadro politico ‘Include – Reimagine – Grow’ è una potente tabella di marcia per raggiungere l’equità di genere basata su un documento politico che delinea raccomandazioni, strumenti e Kpi come affermato da Julie Sweet”. È un quadro, ha proseguito, “che mira a produrre un cambiamento nella società, aumentando la percentuale di donne occupate, soprattutto nei settori ad alta crescita: quelli che plasmano il futuro”, come la partecipazione delle donne al mondo del lavoro, politiche e atti concreti nel mondo del lavoro e nella società, la riduzione delle barriere che limitano il progresso delle donne.

“Il documento” ha spiegato Bracco, con le sue tre indicazioni – Costruire la pertinenza e la resilienza delle competenze delle donne; incorporare una lente di genere al centro dell’attività innovativa; darsi l’obiettivo parità di genere nelle posizioni decisionali di alto livello – suggerisce un approccio basato sulle competenze per promuovere l’occupazione femminile, con la consapevolezza che la qualificazione e la riqualificazione delle ragazze e delle donne non si esauriscono con la scuola o con l’università”. “È -ha osservato la presidente Bracco- un esercizio che dura tutta la vita e che deve essere sviluppato a livello individuale, familiare e governativo. Quest’ultimo svolge un ruolo importante: dovrebbe mettere insieme gli stakeholder chiave per sviluppare una visione comune su come allineare le competenze delle donne alle esigenze del mondo moderno e del mercato”. “Dobbiamo porre fine alla discrepanza tra domanda e offerta di competenze. Troppe offerte di lavoro rimangono vacanti a causa della carenza di competenze digitali e tecniche richieste dalle aziende” ha incalzato Diana Bracco che ha qui ringraziato “il ministro Cristina Messa per i suoi sforzi per promuovere le competenze digitali e Stem. L’educazione Stem -ha detto l’imprenditrice e ricercatrice- è il percorso per costruire la pertinenza e la resilienza delle competenze delle donne. In tal modo, le partnership tra imprese e università svolgono un ruolo importante”.

Bracco ha indicato inoltre, “gli squilibri delle competenze di genere” sottolineando che “hanno gravi conseguenze. Ad esempio, quando le esigenze specifiche delle donne vengono trascurate nell’innovazione o quando questi squilibri rischiano di produrre e riprodurre pregiudizi di genere”. Pertanto, ha affermato Bracco, “chiediamo ai governi di identificare azioni concrete per incorporare una lente di genere al centro dell’attività innovativa”. Nell’illustrare una del ben 16 slide realizzate per lo Speciale per l’Empowerment Femminile, Diana Bracco ha indicato che “al fine di promuovere l’uguaglianza di genere nella ricerca e nell’innovazione, incoraggiamo il G20 a investire nella medicina di genere per garantire che i problemi di salute specifici delle donne siano adeguatamente diagnosticati e trattati. È una questione di scienza e di etica”.

“La ricerca in campo medico negli ultimi 50 anni -ha ricordato Bracco- è stata condotta in animali da esperimento maschi e negli uomini. Ma la fisiopatologia, la pratica clinica, la terapia e la prevenzione sono molto diverse in tutte le malattie delle donne. I bisogni specifici delle donne non possono essere ignorati”. Bracco ha fatto un preciso riferimento alla pandemia che, ha detto, “ci ha anche insegnato che deve essere raggiunta la parità di genere nelle task force e negli organi decisionali di alto livello. Un ‘analisi delle task force sulla pandemia di Covid-19 li ha trovati fortemente dominati dagli uomini. Questo non dovrebbe più verificarsi”. Bracco ha inoltre sottolineato che deve essere rafforzato “l’aumento delle donne nei ruoli decisionali di alto livello perché le donne sono ancora sottorappresentate ai livelli senior in tutti i settori della società. La diversità nel processo decisionale non è solo una questione di diritti, ma una questione economica fondamentale e un importante motore di crescita e sviluppo”.

“Le agenzie multilaterali potrebbero svolgere un ruolo nel ridurre questo divario misurando e monitorando le segnalazioni di genere. I progressi potrebbero essere ulteriormente rafforzati fornendo incentivi finanziari alle organizzazioni che assumono donne e consentono loro di crescere. Il settore privato -ha proseguito Bracco- può svolgere un ruolo combattendo gli stereotipi, sviluppando politiche favorevoli alla famiglia – compresi gli incentivi per gli uomini a prendere congedi parentali – e promuovendo la formazione per promuovere ruoli di leadership per le donne”. Bracco ha inoltre riferito che il team di lavoro ha “dedicato uno sforzo sostanziale ai Kpi (Key Perfomance Indicators) consapevoli che non possiamo compiere veri progressi verso l’equità di genere senza dati robusti, obiettivi e un modo per seguirli nel tempo. Ecco perché abbiamo identificato 3 Kpi per monitorare più facilmente i progressi dei membri del G20 nell’attuazione delle nostre raccomandazioni.

Questi Kpi, ha spiegato sono: “‘Partecipazione femminile alla forza lavoro’; ‘Percentuale di lavoro non retribuito delle donne rispetto agli uomini’ e ‘Percentuale di donne nei dirigenti senior o middle'”. L’auspicio di Diana Bracco è stato che “questi Kpi diventino saldamente radicati e che agiscano da punto di riferimento per tracciare gli sviluppi positivi dell’Empowerment femminile. Ringrazio Shinta Kamdani, il B20 Indonesia. Vorrei concludere affermando che l’empowerment delle donne è un motore di crescita. Ora è il momento di sfruttare lo slancio del lavoro del G20 per plasmare un futuro più equo in cui le competenze delle donne siano resilienti, riconosciute e pienamente espresse. Questo è un invito all’azione per l’emancipazione delle donne”, ha indicato infine Diana Bracco.

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