Omicidio Cerciello: difesa Hjorth, ‘sentenza ingiusta e incomprensibile, non reggerà appello’

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Roma, 5 mag. (Adnkronos) – “E’ una sentenza ingiusta, errata e incomprensibile, che non potrà in alcun modo reggere ad un appello”. Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Francesco Petrelli che con il collega Fabio Alonzi ha difeso Christian Gabriel Natale Hjorth, condannato all’ergastolo con Finnegan Lee Elder nel processo sull’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

“E’ stata la difesa più impegnativa che ho dovuto affrontare. Ho fatto molti processi in Corte di assise con richieste di ergastolo e mi è capitato anche spesso di difendere degli imputati giovanissimi, ma mai come in questo caso le due cose si sono sovrapposte in maniera così drammatica – aggiunge -. Il processo concentra su di sé una serie di questioni giuridiche sostanziali, processuali e probatorie che toccano in profondità i temi fondamentali del processo penale. Quanto fosse infondata l’ipotesi accusatoria secondo la quale Gabriel Natale avrebbe partecipato all’omicidio del povero vicebrigadiere Cerciello resta dimostrato anche dal fatto che la Pm, la Gip e le stesse parti civili abbiano ogni volta ipotizzato e indicato una diversa forma di concorso e di dolo: morale, materiale, diretto, eventuale” sottolinea Petrelli.

“L’omicidio del povero vicebrigadiere fu invece un fatto a lui totalmente estraneo, del tutto atipico, imprevisto ed imprevedibile, frutto di un fatale concatenarsi di eventi che non poteva essergli in alcun modo addebitato. E’ per questo motivo – conclude l’avvocato Petrelli – che ho difeso Gabriel con passione convinto sin dall’inizio della sua innocenza”.

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