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Messina: violenta rapina a un novantenne, arrestati due fratelli parenti dell’anziano (2)

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<p>(Adnkronos) – “La paziente opera di persuasione ed il coraggio infuso nell’anziano dalla vicinanza espressa dai carabinieri lo hanno aiutato a superare ogni remora ed il timore di ritorsioni, rivelando tutto quanto in sua conoscenza – dicono ancora i Carabineiri di Patti – L’anziano, quindi, con non poca difficoltà ha raccontato che i tre malviventi hanno fatto irruzione nella sua camera da letto parzialmente travisati da cappucci ma a viso scoperto e nonostante lo avessero immobilizzato, aveva riconosciuto in volto due suoi aggressori”. Si trattava di due suoi lontani parenti, i fratelli Nunzio e Giuseppe Pagliazzo, uno dei quali, capendo di essere stato scoperto dalla vittima, piangendo, gli diceva “se non trovo niente che cosa gli porto a casa?”, venendo da questi redarguito “io so chi sei, ti conosco, vai a lavorare e ti guadagni i soldi”. </p>
<p>A seguito di questa ricostruzione, il novantenne “ha senza dubbio riconosciuto i due malviventi effettuando la ricognizione fotografica – spiegano i militari dell’Arma – Gli accertamenti svolti dai carabinieri, acquisendo e visionando i fotogrammi di alcuni filmati di impianti di videosorveglianza, hanno accertato la presenza di Giuseppe Pagliazzo nel centro abitato di Floresta in un arco orario antecedente la rapina. Le risultanze investigative raccolte, quindi, hanno permesso di evidenziare chiaramente le gravi responsabilità degli indagati, consentendo così all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento custodiale”. I due fratelli sono stati tratti in arresto ed associati alla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. </p>
<p>Per la ricostruzione dell’efferata rapina, quindi, commessa con le aggravanti di essere stata perpetrata in luogo di privata dimora, da più persone ed in danno di individuo ultrasessantacinquenne, “è stata decisiva ancora una volta la denuncia dell’anziana vittima – ricordano i Carabinieri – Questo atto coraggioso ha consentito ai carabinieri ed all’Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini di fornire una pronta risposta all’esigenza di giustizia di fronte ad un crimine tanto odioso poiché commesso senza scrupoli in danno di persona assolutamente indifesa. La presenza capillare dell’Arma dei Carabinieri sul territorio e la vicinanza alle vittime vulnerabili, in particolare agli anziani, nonché l’attenzione e la sensibilità della Procura della Repubblica di Patti verso tali reati possono consentire una pronta ed efficacie azione di contrasto a questi reati che talvolta, per paura o remora, non vengono denunciati. La collaborazione delle vittime si rivela sempre fondamentale per mettere gli investigatori nelle migliori condizioni di tutelare la vittima stessa e giungere alla rapida individuazione dei responsabili”.</p>

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