Mes: D’Alema, ‘nessuna prevenzione ma attenzione che non sia stigma’

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Roma, 1 ott. (Adnkronos) – “Non ho prevenzioni all’uso del Mes, se fossi il presidente del Consiglio, che è uomo ragionevole, che in questo momento è virtù non piccola, cercherei di raccordarmi in sede europea”, perché, come “sta dicendo il governatore della Banca d’Italia che pure è favorevole, permane il rischio dello stigma, se dovessimo rimanere l’unico Paese che fa ricorso ad un fondo che, non dimentichiamolo, si chiama ‘salva Stati'”. Lo ha affermato Massimo D’Alema, intervenendo ad un dibattito sulle riforme al Festival delle città.

“Se noi dovessimo rimanere l’unico Paese che fa questo -ha ribadito l’ex premier- potrebbe incidere non positivamente sull’affidabilità del Paese. Siccome noi abbiamo un problema di fiducia nell’Italia, perché abbiamo un debito pubblico enorme, questo potrebbe incidere sul tasso di interesse della parte prevalente del debito”.

“Quindi c’è un problema di accortezza nell’affrontare questa questione. Il problema” non è sì o no, ma “è come. Se c’è un grande programma di investimento sulla salute dei cittadini che diventa volano di ripresa, allora il Mes è utile. Se partiamo da una battaglia di bandiera sul fatto di chiedere o no i soldi -ha concluso D’Alema- può sembrare un po’ strano, perchè comunque è un debito e prima di indebitarmi, come Paese, mi preoccuperei di capire se questo ha un senso per il futuro del Paese oppure no”.

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