**Governo: totonomi al femminile, con Draghi chance in più per donne** (3)

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(Adnkronos) – Donne ma non solo, naturalmente. Sono tanti i nomi maschili che rimbalzano per un ruolo nel governo Draghi. Tra quelli sulla rampa di lancio, il direttore generale di Bankitalia Daniele Franco, il vicepresidente operativo della Bei Dario Scannapieco, il vicedirettore di Bankitalia Luigi Federico Signorini, ma anche ‘mister spending review’ Carlo Cottarelli e il numero uno dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Sono nomi proiettati, naturalmente, su dicasteri di matrice economica. Al dicastero del Lavoro il nome che resta saldamente in pista è quello di Enrico Giovannini.

Quanto ai partiti, per i dem corrono Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini, anche se resta l’incognita Zingaretti. Per i 5 Stelle avanti Luigi Di Maio, subito dietro Stefano Patuanelli ma anche Stefano Buffagni che, a sorpresa, potrebbe essere della corsa. Fuori dai giochi il premier uscente Giuseppe Conte, che ha rotto gli indugi ufficializzando il suo no. Per Iv in pole l’ex ministra dell’Agricoltura Bellanova, ma anche Ettore Rosato e Boschi potrebbero essere carte spendibili.

Fi potrebbe entrare con Antonio Tajani, magari al ministero per gli Affari Ue visti i trascorsi, ma anche le due capigruppo, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, sono nomi che circolano. Come quello di Mara Carfagna. Per la Lega in cima alla lista resta Giancarlo Giorgetti, Giulia Bongiorno, Riccardo Molinari e Massimo Garavaglia. Ma l’ex sottosegretario alla presidenza del Conte I non dovrebbe avere rivali nella corsa al governo Draghi.

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