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**Covid: ‘IoApro’ infiamma la piazza, Draghi a Cts ‘protocolli meno rigidi per ripartire’** (2)

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(Adnkronos) – Si pensi solo ai settori del turismo, della cultura, delle fiere, delle palestre o dell’organizzazione dei matrimoni. Lì i numeri -a partire da meno o più ingressi- possono davvero far la differenza: se i rischi sanitari sono sotto controllo, per Draghi occorre osare di più. Si ragiona anche su questo. Il Cts potrebbe adottare una strategia di riapertura ‘step by step’, allentando le maglie man mano che la situazione epidemiologica lo consentirà e la campagna vaccinale sarà a buon punto.

Presto, molto presto, il numero di dosi somministrate entrerà a far parte dei parametri di cui tener conto per passare da una fascia di colore all’altra. Nel pomeriggio arrivano a Palazzo Chigi il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, e il ministro della Salute Roberto Speranza. A stretto giro fa capolino nella sede del governo anche il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, reduce di uno scontro a distanza con il presidente campano Vincenzo De Luca, pronto a trasgredire le linee-guida imposte ai governatori sulle vaccinazioni e ad abbandonare il fronte delle Regioni. A far scoppiare la miccia, la decisione del presidente dem di distribuire le dosi -una volta vaccinati gli ultraottantenni- non solo dando priorità alle età più avanzate, ma facendo passare avanti anche i settori economici.

Un percorso sul quale arriva netto l’altolà di Figliuolo: “non ci saranno deroghe – ha messo in chiaro il commissario – La campagna di vaccinazione deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano”. Si litiga anche sulle isole Covid free. Ma intanto la campagna di somministrazioni subisce un’importante battuta d’arresto, o meglio viene sconfessato l’obiettivo difeso in queste settimane, quello delle 500mila dosi al giorno a fine aprile. Soprattutto a causa dei ritardi e dell’insufficienza di dosi, si passa a quota 315 mila ogni 24 ore tra il 15 e il 22 aprile, quando in Italia arriveranno circa 4,2 milioni di dosi tra Moderna, Pfizer e J&J, un quantitativo senza precedenti. Eppure per il mezzo milione di dosi al giorno, con ogni probabilità, ci sarà ancora da attendere.

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