Coronavirus: parenti Trivulzio chiedono aiuto al prefetto, ‘visite ancora bloccate’

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Milano, 1 giu. (Adnkronos) – I parenti dei degenti ospiti al Pio Albergo Trivulzio chiedono un incontro al prefetto di Milano perché le visite sono ancora bloccate. “”Non possiamo più attendere. Chiediamo al Prefetto un incontro urgente per porre fine a questo blocco immotivato dei colloqui”, afferma Alessandro Azzoni, il portavoce del Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio. L’isolamento totale va avanti da tre mesi.

“Perfino a Nembro, uno dei luoghi al centro del contagio Covid19, e in molte altre Rsa della nostra Regione e di tutto il Veneto, si sono trovate modalità di ricongiungimento nel rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento”. A dieci giorni dalla manifestazione davanti al Trivulzio, organizzata dopo il rifiuto della Direzione ad accogliere la richiesta del Comitato di organizzare visite protette, “non è ancora possibile aprire neanche una piccola finestra su quanto avviene dietro i cancelli. Questo, senza addurre motivazioni valide ne’ dal punto di vista tecnico, ne’ dal punto di vista sanitario e, oltretutto, in un momento in cui le grandi RSA denunciano una caduta della domanda di nuovi clienti”. Il comitato ritiene che “al Pat si voglia nascondere una situazione ancora grave e fuori controllo”.

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