Eco-invenzione: il cotone i-tech che trasforma il vapore in acqua potabile

Condividi questo articolo:

Estrarre acqua potabile da nebbia e vapore atmosferico e’ possibile, grazie ad un nuovo cotone i-tech

Estrarre acqua potabile da nebbia e vapore atmosferico è possibile, grazie ad un tessuto speciale scoperto recentemente da alcuni ricercatori della Eindhoven University of Technology. Si tratta, in pratica, di un tessuto di cotone ‘modificato’ grazie all’applicazione di un particolare strato polimerico, denominato ‘PNIPAAm’, che avrebbe la caratteristica di assorbire acqua fino al 340% del suo peso, estraendola da nebbia e  vapore atmosferico (solitamente presente nelle zone aride).

Per estrarre acqua potabile da nebbia e vapore atmosferico, verrebbe infatti sfruttata la capacità del polimero PNIPAAm di dilatarsi e restringersi con tutte le macromolecole liquide assorbite, in risposta a determinati cambiamenti di temperatura.

Per estrarre acqua potabile da nebbia e vapore atmosferico, i ricercatori hanno quindi scoperto che l’applicazione del polimero ad un tessuto di cotone permetterebbe di assorbire grandi quantità di macromolecole liquide ‘pulite’ ad un certo grado di umidità atmosferica, per poi essere successivamente rilasciate (sottoforma di acqua depurata) in presenza di alte temperature.

In futuro, l’acqua potabile ricavata da nebbia e vapore atmosferico potrebbe essere, grazie a questo nuovo tessuto, una soluzione economica ed efficace da applicare nelle  regioni più aride del pianeta, dove l’approvvigionamento idrico è particolarmente complicato e dispendioso. Il nuovo tessuto infatti, assicurano gli scienziati, è facile da riprodurre localmente e richiede dei costi ‘tecnologici’ molto bassi.

(Matteo Ludovisi)

 

Questo articolo è stato letto 15 volte.

acqua, acqua potabile, futuro, nebbia, vapore

Comments (4)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net